09 Jul, 2025 - 15:22

“Mai visto programmi così brutti": Pier Silvio Berlusconi stronca The Couple e La Talpa

“Mai visto programmi così brutti": Pier Silvio Berlusconi stronca The Couple e La Talpa

Schietto e diretto, Pier Silvio Berlusconi ha usato parole forti per commentare alcune scelte televisive dell’ultima stagione che non rifarebbe mai e poi mai.

Nel corso della presentazione dei nuovi palinsesti Mediaset, il presidente ha definito “The Couple” e “La Talpa” programmi che non riproporrebbe: “Mai visto di peggio, non li rifarei nemmeno sotto tortura”, avrebbe detto con ironia ma fermezza.

Le sue dichiarazioni hanno sorpreso, perché raramente il manager si sbilancia così apertamente su contenuti andati in onda sulle sue reti. Le parole suonano come un segnale chiaro: si cambia rotta!

Pier Silvio Berlusconi non rifarebbe La Talpa e The Couple nemmeno sotto tortura

Durante la presentazione dei nuovi palinsesti Mediaset, l'amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi non ha usato mezzi termini, tracciando una linea netta tra ciò che vuole vedere sulle sue reti e ciò che, invece, rappresenta un passato da archiviare.

Le sue parole, dure e dirette, hanno preso di mira due format in particolare, e sono diventate il manifesto di una nuova direzione editoriale.

"The Couple e La Talpa sono i più brutti che abbia mai visto", ha tuonato Berlusconi, senza giri di parole. Una critica feroce, motivata da un profondo disappunto per le scelte autoriali che hanno caratterizzato i due programmi. "Mentre li guardavo mi veniva la pelle d'oca dalla rabbia. La colpa? È degli autori", ha aggiunto, scaricando la responsabilità su chi ha ideato e scritto i format, giudicati evidentemente non in linea con la visione dell'azienda.

Per The Couple, la bocciatura si era già tradotta in un'azione concreta: la chiusura anticipata del programma e la decisione, senza precedenti, di devolvere l'intero montepremi da un milione di euro in beneficenza.

Un segnale forte, che oggi trova la sua spiegazione nelle parole dell'AD e che si inserisce in una strategia di rinnovamento dei contenuti.

Ma la rivoluzione non si ferma qui. Il cambiamento più importante riguarda il re dei reality, il Grande Fratello. Per evitare l'effetto "logoramento" delle ultime edizioni, che hanno superato i sette mesi di durata, il programma verrà sdoppiato.

In autunno andrà in onda la versione classica, "nip", con concorrenti non famosi, affidata alla conduzione energica di Simona Ventura, che finalmente torna a condurre un reality. In primavera, invece, tornerà la versione "vip", con Alfonso Signorini al timone.

L'obiettivo è chiaro: meno durata, più intensità.

La casa del Grande Fratello non sarà un albergo, rassicura Berlusconi

 "La casa non dovrà essere un albergo, con persone che entrano ed escono. Il pubblico deve avere tempo di affezionarsi", ha sottolineato Berlusconi. Questo significa una selezione più accurata del cast, alla ricerca di storie autentiche e di personaggi con un background importanti, capaci di creare una narrazione coinvolgente e delle dinamiche interessanti.

Anche le dirette serali potrebbero cambiare, con una maggiore flessibilità sugli orari di chiusura, senza più l'obbligo di terminare entro la mezzanotte.

Infine, una sorpresa riguarda L'isola dei Famosi. Nonostante gli ascolti non esaltanti dell'ultima edizione condotta da Veronica Gentili, il programma non verrà accantonato. Anzi, tornerà nel 2026, posizionato nella tarda primavera, dopo le due edizioni del Grande Fratello.

Una scelta che può sembrare controproducente, ma che Mediaset giustifica con la bontà della linea narrativa e del cast dell'ultima stagione. L'azienda dimostra di voler dare una seconda possibilità a un format che, al di là dei numeri, ritiene coerente con la sua linea editoriale.

La rotta è tracciata, quindi. Meno reality "trash", più storie, più autenticità e un controllo più stretto sulla qualità dei contenuti.

La Mediaset del futuro, secondo le parole del suo leader, vuole parlare un linguaggio diverso, e per farlo è disposta a tagliare i rami secchi, anche a costo di ammettere pubblicamente i propri errori.

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