Pierina Paganelli fu uccisa il 3 ottobre 2023 nel seminterrato del suo palazzo, in via del Ciclamino a Rimini: per il brutale delitto Louis Dassilva è stato rinviato a giudizio.
L'uomo è in carcere dal 16 luglio 2024: la decisione del giudice Raffaele Deflorio è arrivata a poco più di 24 ore dalla scadenza dei termini della custodia cautelare.
Louis Dassilva, l'unico indagato per l'omicidio della 78enne Pierina Paganelli, ha sempre proclamato la sua innocenza, negando di trovarsi sulla scena del crimine.
Il giudice Raffaele Deflorio, al termine dell’udienza preliminare che si è svolta oggi 14 luglio 2025, ha deciso il rinvio al giudizio del 35enne di origini senegalesi, accogliendo la richiesta della Procura. Lo scorso 12 maggio era stato notificato al 35enne l'avviso di conclusione delle indagini preliminari.
L'uomo dovrà rispondere di omicidio volontario con aggravanti: i motivi abietti; la crudeltà; "l'aver commesso il fatto in orario notturno e approfittando delle condizioni di tempo, di luogo e di persona tali da ostacolare la privata difesa" della vittima; e la premeditazione.
Il gup ha anche fissato la prima udienza del processo alle 9:30 del 15 settembre 2025. Dassilva, difeso dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, rischia l'ergastolo.
Pierina Paganelli è stata uccisa con 29 coltellate alle 22:12 del 3 ottobre 2023, mentre stava rientrando a casa da un incontro di preghiera con i testimoni di Geova.
Durante le indagini sarebbero emersi gravi indizi a carico di Louis Dassilva, vicino di casa della vittima (sebbene non sia stato trovato il suo DNA sulla scena del crimine). Secondo gli inquirenti avrebbe agito per difendere la relazione extraconiugale con la nuora di Pierina, Manuela Bianchi, anche lei residente nello stesso palazzo di via del Ciclamino.
Stando a quanto emerso, l'anziana aveva espresso l'intenzione di assumere un investigatore privato per scoprire con chi Manuela intrattenesse una relazione extraconiugale. Il figlio, Giuliano Saponi, in quel periodo era ricoverato in una clinica a causa di un grave incidente stradale.
Pierina avrebbe così potuto mettere a repentaglio il suo matrimonio con Valeria Bartolucci, oltre che la storia segreta con la Bianchi.
Una clamorosa svolta nel caso, complicando la posizione dell'indagato, è arrivata con la testimonianza di Manuela Bianchi, la sua ex amante.
Lo scorso marzo, durante l'incidente probatorio, ha infatti ammesso come sia stato lo stesso Dassilva, la mattina del 4 ottobre, a dirle che "tra le due porte tagliafuoco del garage" c'era il corpo di "una donna", ossia Pierina. Una circostanza sempre negata nei mesi precedenti.
La donna ha inoltre aggiunto che lui le avrebbe detto anche cosa fare prima che arrivassero i soccorsi: "Sali dal vicino e abbraccialo". Un modo, ipotizza chi indaga, per sviare i sospetti. La versione della Bianchi, indagata per favoreggiamento, è stata giudicata attendibile dagli inquirenti.
Il processo potrebbe portare la tanto attesa svolta nel caso, che in questi mesi ha avuto risvolti inaspettati.
Manuela Bianchi ha infatti riferito agli investigatori di aver dubitato di Dassilva anche in merito all'incidente dell'(ex) marito Giuliano Saponi, che lo aveva ridotto in fin di vita.