Che fine hanno fatto Lola Tung e Nicholas Alexander Chavez in "So cosa hai fatto" (in originale "I Know What You Did Last Summer")? Se anche tu eri già pronto a scovarli tra le urla e i colpi di scena del nuovo sequel horror, preparati a un colpo di scena fuori dallo schermo: i due giovani attori sono stati tagliati dal film.
Sì, proprio così. Non c’è bisogno di cercarli nei titoli di coda: non li troverai. Ma tranquillo, non è un complotto hollywoodiano né una vendetta del killer col cerone. È solo… il magico mondo del montaggio. Ecco cosa è successo davvero, come dice la locandina del film: "La verità non resta mai sepolta".
Lola Tung, stella di "The Summer I Turned Pretty", e Nicholas Alexander Chavez, volto noto grazie a "The Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story", avevano girato le loro scene per il nuovo "I Know What You Did Last Summer", in uscita il 18 luglio. Ma nel final cut? Puff. Spariti. E non per colpa del killer mascherato, ma per una scelta narrativa.
La regista Jennifer Kaytin Robinson, già dietro alla dark comedy "Do Revenge", ha spiegato tutto candidamente: "È una scena fantastica… in sé. Ma quando monti il film, capisci che non si incastra. Non ha niente a che fare con Lola e Nicholas - sono stati incredibili. Ma nel quadro generale non funzionava".
Insomma, la scena era pensata come apertura del film, ma si è rivelata una di quelle cose che "sembrano brillanti sulla carta, ma sullo schermo... meh". E così, via. Tagliati. E con loro, anche l’illusione di vedere queste due star emergenti alle prese con la suspense e il sangue finto.
"È una cosa che fa male", ha ammesso la regista, "perché non vuoi farlo agli attori. Ma è anche parte del processo creativo". E Hollywood, si sa, è fatta anche di colpi bassi e tagli netti. Spesso letteralmente.
E qui parte il momento confessione. Perché Nicholas Alexander Chavez, quando ha ricevuto la proposta, non aveva la più pallida idea di cosa fosse il film originale del 1997. Una bestemmia per i fan dell’horror anni '90, ma almeno è stato onesto: "Vivo sotto un sasso", ha detto ridendo in un’intervista a The Hollywood Reporter.
Fortunatamente, la sua ragazza l’ha prontamente redento: "Mi ha fatto sedere e mi ha obbligato a guardarlo". E da lì, la rivelazione: "Mi sono divertito un sacco". Così, entusiasmo alle stelle, valigia pronta e via verso l’Australia per girare la scena… che poi non è mai arrivata sul grande schermo. Ops.
Eppure, l’attore non sembra portare rancore. Anzi, ha descritto l’esperienza sul set come "fantastica". Ma ci immaginiamo comunque la faccia quando ha scoperto che il suo debutto nel franchise horror si era trasformato in un’apparizione fantasma. Metaforicamente parlando, s’intende.
Mentre Lola e Nicholas restano nei ricordi (e forse nei contenuti extra del DVD, se ancora esistono), il nuovo "So cosa hai fatto" punta tutto su un mix di nostalgia e freschezza. Ritornano Jennifer Love Hewitt e Freddie Prinze Jr., i superstiti originali del massacro di Southport del '97, a fianco di una nuova generazione di screamers.
Nel cast troviamo Madelyn Cline ("Outer Banks"), Chase Sui Wonders ("Bodies Bodies Bodies"), Sarah Pidgeon ("The Wilds"), Jonah Hauer-King ("La Sirenetta") e Tyriq Withers. E la trama? Sempre quella, ma con un aggiornamento social: cinque amici, un incidente da nascondere, una promessa da mantenere… e poi l’inevitabile ritorno del passato con coltelli affilati e vendette da consumare freddissime.
Il film promette sangue, colpi di scena e quella giusta dose di "oh mio Dio, sta succedendo davvero?" che rende questi revival irresistibili. Ma se sei tra quelli che aspettavano di vedere Lola Tung e Nicholas Chavez sul grande schermo, sappi che il vero mistero quest’estate non è chi è l’assassino… ma dove sono finiti loro.
Chissà, magari un giorno vedremo quelle scene perdute spuntare fuori su TikTok, o in qualche edizione speciale. Oppure, più semplicemente, resteranno un ricordo di quanto il montaggio possa essere il vero villain di Hollywood.
Il Quotidiano Online dell'Ateneo
Niccolò Cusano di Roma
Quotidiano telematico. Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma.
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