American Assassin raggiunge il suo apice in una sequenza carica di adrenalina e tensione internazionale. Dopo un lungo inseguimento tra Europa e Medio Oriente, Mitch Rapp – il giovane protagonista motivato dalla vendetta per la tragica perdita della fidanzata – si trova a dover fermare una minaccia nucleare. L’antagonista è "Ghost", un ex agente della CIA passato al nemico, deciso a vendicarsi degli Stati Uniti portando un’arma nucleare artigianale a compiere una strage contro la Sesta Flotta della Marina americana, poco al largo delle coste italiane.
Come finisce "American Assassin"?
Rapp e il suo mentore, Stan Hurley, riescono a intercettare Ghost e a risalire alla nave su cui sta trasportando l’ordigno. Mitch affronta il nemico in uno scontro senza esclusione di colpi, riuscendo infine a ucciderlo in un combattimento fisico brutale. Nel frattempo, la minaccia dell’ordigno rimane reale e crescente: la bomba atomica è pronta a essere fatta esplodere per colpire la flotta americana e generare una catastrofe internazionale.
Durante la concitata sequenza finale, Mitch monta sullo yacht in corsa, uccide Ghost e, con uno sforzo disperato, riesce a portare l’arma lontano dalla flotta lanciandola in mare. L’esplosione nucleare, pur causando una drammatica onda d’urto che raggiunge le navi militari, è abbastanza distante da evitare una strage, grazie proprio all’intervento tempestivo dell’agente. L’intera flotta e la città costiera vengono così risparmiate da una devastazione totale.
Significato del finale
- 1. Mitch Rapp e la vendetta che evolve
Il percorso di Mitch, da vittima personale a killer altamente addestrato e consapevole, si chiude con la presa d’atto che la vendetta individuale può trovare un senso solo nel contesto di una missione più ampia. Rapp non uccide più solo per rabbia privata, ma per prevenire una tragedia collettiva. Il finale segna la transizione definitiva del personaggio da individuo distrutto da una perdita a difensore (spietato ma consapevole) di valori più grandi di sé. - 2. Il ciclo della violenza e l’ombra del tradimento
L’antagonista, Ghost, rappresenta l’ombra di Rapp: anch’egli è un ex agente bruciato e tradito, che ha scelto il percorso dell’odio totale. La loro contrapposizione finale non è soltanto fisica ma simbolica, suggerendo che ogni addestramento estremo può generare potenzialmente sia il salvatore che il distruttore, a seconda delle strade prese. - 3. Morale e geopolitica
La minaccia nucleare è una metafora dei rischi del terrorismo globale e delle guerre asimmetriche di oggi. Il finale, sebbene “salvifico”, si tinge di amaro: resta il senso di vulnerabilità della società contemporanea, sempre esposta a minacce interne e tradimenti tanto quanto a quelle esterne. Il film suggerisce che la sicurezza assoluta è un’illusione e che il prezzo della pace è la vigilanza continua. - 4. La lezione del film
American Assassin chiude la sua parabola lasciando il protagonista e lo spettatore con un interrogativo: riuscire a prevenire il prossimo attacco significherà forse rinunciare per sempre alla normalità? Il finale aperto, con Mitch ancora in attività e la CIA che lo tiene sotto stretta osservazione, fa pensare a una dimensione di guerra costante e di eroi “imperfetti”, sempre pronti a compiere scelte terribili per il bene comune.