Ferdinando Bozzi è stato una figura storica e apprezzata del calcio italiano, noto in particolare per le sue stagioni con club di Serie B e C come Cesena, Sambenedettese e Benevento, oltre a una militanza giovane nella rosa del Torino che vinse lo scudetto nel 1976. La sua professionalità sul campo, lo spirito di squadra e la dedizione hanno lasciato un segno tra i tifosi e gli addetti ai lavori. Scomparso nel luglio 2025, Bozzi viene ricordato non solo per le sue doti tecniche ma anche per il suo profilo umano e famigliare.
Ferdinando Bozzi è morto il 20 luglio 2025. La causa della morte non è stata resa pubblica. Tale riservatezza è stata rispettata dalla famiglia, preferendo il ricordo delle sue gesta sportive piuttosto che dettagli sulla sua scomparsa.
Bozzi era nato a Monfalcone (provincia di Gorizia) il 24 febbraio 1957. All'età della sua scomparsa aveva dunque 68 anni. Il suo percorso calcistico inizia tra le fila delle giovanili del Torino, città che mantenne un ruolo importante nella sua vita anche oltre la carriera sportiva.
Ferdinando Bozzi era una persona molto riservata sulla sua vita privata. Ciò che si conosce riguarda il rapporto con la moglie, originaria di Torino, città in cui Bozzi ha risieduto e lavorato come rappresentante dopo la carriera calcistica. Bozzi aveva almeno un figlio, Matteo, nato a San Benedetto del Tronto nel 1979, durante il periodo in cui giocava con la Sambenedettese.
L’avventura calcistica di Bozzi inizia nel settore giovanile del Torino, società con la quale entra a far parte della rosa che vinse il leggendario scudetto del 1976 sotto la guida di Luigi Radice, pur senza mai debuttare in Serie A.
Bozzi si è distinto come attaccante prolifico nella sua carriera tra Serie B e Serie C. Ecco alcune delle tappe principali:
Bozzi ha incarnato lo spirito di dedizione e attaccamento alla maglia, riuscendo a guadagnarsi il rispetto sia all'interno che all'esterno del campo, lasciando un ricordo positivo in tutte le società in cui ha militato.
Il suo esempio e la sua umanità rimangono nel cuore di chi lo ha conosciuto e sostenuto nel corso degli anni.