27 Jul, 2025 - 09:46

Il Monte dei Paschi pensa in grande ma Mediobanca non sta a guardare

Il Monte dei Paschi pensa in grande ma Mediobanca non sta a guardare

“È un buon momento per l’Italia: la stabilità del governo è molto importante e i successi ottenuti sono stati riconosciuti anche dalle società di rating. All’economia nazionale servono banche dinamiche, con le giuste dimensioni e idee innovative. Puntiamo a diventare la terza forza competitiva nel sistema bancario per sostenere imprese e famiglie e creare valore per tutti gli stakeholder”. Luigi Lovaglio, amministratore delegato della Banca Monte dei Paschi di Siena, è appena rientrato dagli incontri con gli investitori che ha avuto a Londra e New York. Negli studi di ClassCnbc ha fatto il punto sull’ops su Mediobanca, che terminerà l’8 settembre. “I feedback sono positivi, tutti gli investitori che ho incontrato sono ben orientati verso le logiche industriali dell’operazione, così come i suoi benefici, che vogliono capire bene”.

L’8 settembre si saprà il vincitore della sfida tra Lovaglio e Nagel

Dall’altra parte Andrea Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, ribatte colpo su colpo anche con pagine pubblicitarie sui mezzi di comunicazione. La battaglia continua. 

E “se l’integrazione andrà in porto, Siena disporrà di un capitale in eccesso da usare per ulteriori acquisizioni o per rafforzare la remunerazione degli azionisti. Lovaglio ha anche sottolineato che, anche in caso di mancato superamento del 50% di Mediobanca, Mps beneficerà comunque delle Dta e di sinergie industriali. La partecipazione del 13% di Mediobanca in Generali potrebbe aprire scenari nella bancassurance, con l’opzione di nuove alleanze oltre la joint venture con Axa” scrive Finanzaonline.com. L’ad della banca di Siena pensa in grande. L’8 settembre si saprà se avrà vinto la sfida.

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