C'è grande curiosità attorno al nuovo attacco della Roma. L'arrivo di Evan Ferguson dal Brighton ha cambiato le carte in tavola, creando maggiore concorrenza per il posto da titolare. Artem Dovbyk non è più così sicuro di giocare dal primo minuto e dovrà convincere Gian Piero Gasperini partita dopo partita. Al momento c'è grande equilibrio e anche le amichevoli precampionato hanno confermato il clima d'incertezza.
Gasperini è stato chiaro: partirà titolare chi starà meglio. L'ex tecnico dell'Atalanta partirà senza una gerarchia delineata ma ha in mente un piano per far rendere al meglio i suoi attaccanti. Ma chi giocherà titolare nell'attacco della Roma? Scopriamo nel dettaglio chi è avanti e chi sarà costretto a rincorrere tra Ferguson e Dovbyk.
Le prime amichevoli estive hanno dato qualche indicazione sulle scelte di Gasperini. Artem Dovbyk, nonostante le recenti critiche, parte leggermente avanti nelle gerarchie. Il centravanti ucraino ha chiuso la scorsa stagione con 17 gol, di cui 12 in Serie A, confermandosi un attaccante affidabile sotto porta.
L'ex Girona non ha convinto pienamente il nuovo tecnico giallorosso ma l’esperienza dello scorso anno e l’adattamento al calcio italiano restano un vantaggio, almeno inizialmente. Sarà lui il titolare della Roma, anche se le cose potrebbero cambiare molto in fretta dalle parti di Trigoria.
Evan Ferguson è arrivato con grande entusiasmo e ha già lasciato il segno in questo precampionato. L'attaccante irlandese avrà bisogno di tempo per prendere confidenza con la squadra e con il campionato italiano, decisamente più tattico rispetto a quello inglese. Nell’ultima stagione in Premier League ha trovato poco spazio a causa dei problemi fisici ma ha la qualità per emergere anche in Serie A.
Gasperini ha subito apprezzato la sua completezza e gli concederà diverse chance tra campionato ed Europa League. Non è escluso che, con il passare dei mesi, l'ex Brighton diventi sempre più centrale nella formazione giallorossa.
L’idea di vedere Ferguson e Dovbyk insieme intriga ma al momento appare complicata. La Roma giocherà con il 3-4-2-1 e nessuno dei due ha le caratteristiche per giocare dietro la punta. Anche per questo la loro convivenza dal primo minuto è poco probabile, mentre sarà più facile vederli fianco a fianco a gara in corso. Gasperini ha la capacità di variare il sistema di gioco e ha già in mente di schierarli contemporaneamente all'occorrenza.