11 Aug, 2025 - 09:30

Roberto Cavalli: chi sono i 7 eredi dello stilista, il patrimonio milionario e il nodo debiti

Roberto Cavalli: chi sono i 7 eredi dello stilista, il patrimonio milionario e il nodo debiti

 A più di un anno dalla scomparsa di Roberto Cavalli, icona mondiale della moda, il destino della sua eredità è ancora un giallo finanziario. Sette eredi — tra figli e compagna — attendono di scoprire non solo il valore esatto dei beni lasciati dal designer, ma anche l’ammontare dei debiti che potrebbero pesare sulla successione.

Al momento si sa che il testamento, redatto il 29 novembre 2023, divide in parti uguali il patrimonio tra la compagna Sandra Bergman Nilsson e i sei figli dello stilista. In gioco ci sono ville da sogno, yacht, elicotteri, opere d’arte e la cifra milionaria incassata nel 2015 con la vendita della maison. Ma resta aperta una domanda: quanto di tutto questo rimarrà davvero nelle mani degli eredi una volta saldati i conti?

Chi sono esattamente i sette eredi? Quali tesori comprende l’eredità Cavalli? E soprattutto, quali debiti rischiano di ridimensionare il patrimonio lasciato dal re delle stampe animalier? Scopriamolo insieme.

Chi sono i sette eredi di Roberto Cavalli

Il cerchio degli eredi di Roberto Cavalli è composto da figure appartenenti a tre capitoli diversi della sua vita privata. Dal primo matrimonio con Silvana Giannoni sono nati Tommaso e Cristiana, i figli maggiori.

La seconda unione, con la stilista austriaca ed ex modella Eva Maria Düringer, ha portato alla nascita di Rachele, Daniele e Robert. Infine, negli ultimi quindici anni di vita, Cavalli è stato legato alla modella svedese Sandra Bergman Nilsson, con la quale ha avuto il piccolo Giorgio, oggi di appena due anni.

Questa famiglia allargata, nonostante le potenziali tensioni che simili eredità possono generare, si presenta unita. Come ha dichiarato Tommaso Cavalli, “siamo compatti, allineati, non ci sono dissidi”. Una condizione non scontata quando in gioco ci sono cifre e beni di tale portata.

Cosa comprende il patrimonio di Roberto Cavalli

Il patrimonio lasciato da Roberto Cavalli è una collezione di beni che riflette il suo stile di vita sfarzoso. Tra gli asset più noti c’è la spettacolare villa di 60 stanze sulle colline fiorentine, oggi in comproprietà tra i sette eredi, insieme a terreni agricoli e laboratori a Bagno a Ripoli.

Ci sono poi simboli del lusso personale di Cavalli: un elicottero che amava pilotare, lo yacht Freedom dal valore di 15 milioni di euro acquistato nel 2018 e arredato con dettagli animalier, oltre a opere d’arte rare — tra cui si vocifera una predilezione per le Madonne del Trecento senese.

Non manca la liquidità: la vendita della maison al fondo Clessidra nel 2015 fruttò a Cavalli circa 230 milioni di euro in contanti, oltre a una quota di capitale che mantenne per un certo periodo. Tuttavia, la cifra effettiva disponibile oggi resta incerta.

Il nodo debiti e la procedura del “beneficio d’inventario”

L’elemento che mantiene l’eredità sospesa è il calcolo esatto dei debiti. I creditori hanno tempo fino al 15 ottobre 2025 per presentare le loro richieste, e solo allora si saprà quanto del patrimonio potrà effettivamente essere diviso.

Gli eredi hanno accettato l’eredità con beneficio d’inventario, una formula giuridica che li protegge: potranno saldare eventuali passività solo entro il valore dei beni ricevuti, evitando di intaccare il proprio patrimonio personale.

Fino a quel momento, l’immagine della fortuna di Roberto Cavalli resta in bilico tra lo splendore dei beni lasciati e l’incognita di conti da saldare. Una storia che, come molte nella moda, unisce glamour e retroscena più complessi, e che probabilmente terrà alta l’attenzione fino alla scadenza fissata dal notaio.

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