Tutti i fan di Rocky Balboa ormai sapranno che, anche se il personaggio interpretato da Sylvester Stallone non è mai esistito, il film si basa su una storia vera, quella del pugile americano Chuck Wepner. Prima di scoprire le vicende del mito che hanno ispirato la leggenda cinematografica e alcune curiosità sulla celebre colonna sonora, ecco il trailer del cult:
Per chi stesse chiedendo se Rocky Balboa è una persona realmente esistita, la risposta è no, ma il suo personaggio è ispirato a una storia vera. La vita di un pugile americano che ha catturato l’attenzione di Sylvester Stallone, sul quale ha deciso di incentrare la famosa saga cinematografica. Si tratta del pugile americano di nome Chuck Wepner che, nel 1975, si scontrò sul ring con il leggendario Muhammad Ali.
Un incontro davvero unico: Chuck, allora poco conosciuto, riuscì a tenere testa al leggendario campione fino alla quindicesima ripresa. Sylvester Stallone, venuto a conoscenza di questa storia, ne restò affascinato a tal punto da usarla come base per la sceneggiatura del suo film. E così nacque Rocky.
Dietro ogni mito c’è quasi sempre un fondo di verità e, nel caso di Rocky Balboa, un uomo in carne e ossa (e guantoni): il film è ispirato a una storia vera, quella del pugile americano Chuck Wepner, soprannominato “The Bayonne Bleeder” o “The Bayonne Brawler”.
Nato il 26 febbraio 1939 a New York, figlio del territorio di Bayonne, nel New Jersey, Wepner non è passato alla storia tra gli atleti più famosi della sua disciplina, ma è stato senza dubbio uno sportivo dalla tenacia e dalla grinta fuori dal comune. Sul ring ha accumulato un record piuttosto singolare: ben 329 punti di sutura sul viso, segni indiscutibili della sua capacità di resistenza.
Il suo nome è finito sotto le luci della ribalta il 24 marzo 1975, quando si ritrovò ad affrontare sul ring il campione Muhammad Ali in Ohio, al Richfield Coliseum. I pronostici ovviamente erano tutti a favore della leggenda del pugilato, ma Chuck ha stupito tutti riuscendo non solo a resistere durante i round, ma a mettere al tappeto Ali al nono round e a tenere botta fino alla quindicesima ripresa. Venne fermato solo per K.O. tecnico.
Dunque Chuck Wepner è colui che ha ispirato il personaggio di Rocky Balboa, al punto che la sua storia è entrata nella cultura di massa. Nel 2016 è stato realizzato un film proprio sulla biografia del pugile, intitolato The Bleeder – La storia del vero Rocky Balboa.
E ora a un altro elemento iconico di Rocky Balboa: la colonna sonora del primo film (1976) è stata scritta dal compositore Bill Conti e si intitola Gonna Fly Now, conosciuta anche come Theme from Rocky.
Il testo porta le firme di Carol Connors e Ayn Robbins, mentre la canzone è interpretata dalle voci di DeEtta Little e Nelson Pigford. Il brano nel 1977 ha scalato la vetta della Billboard Hot 100 raggiungendo la prima posizione.
La canzone è diventata leggendaria tanto quanto il film, entrando nella cultura di massa. Chi non conosce infatti la famosissima scena dell’allenamento di Rocky, quando sale la scalinata del Philadelphia Museum of Art? Inoltre, Gonna Fly Now si è aggiudicata la nomination agli Oscar per la Miglior Canzone Originale, a un Golden Globe e ai Grammy.