18 Aug, 2025 - 09:59

I fazzoletti parlanti che raccontano il Risorgimento

I fazzoletti parlanti che raccontano il Risorgimento

Fino al 30 settembre è visitabile presso la Casa Mazzini di Genova, sede del Museo del Risorgimento in via Lomellini, l’esposizione “Risorgimento agitato”, una mostra davvero unica che raccoglie la più rilevante collezione italiana di fazzoletti “parlanti”, testimoni dell’anelito di libertà che portò alla nascita e alla costruzione dell’Italia. Un fragile e prezioso patrimonio che racconta la nostra storia  anche grazie al fondamentale contributo del Grande Oriente d’Italia, che ne ha reso possibile il recupero e la conservazione. 

Una mostra allestita a Genova nella casa natale di Mazzini

Nel 2019 il Grande Oriente d’Italia ha infatti finanziato, nell’ambito dell’Art Bonus,  il restauro dell’ ala del celebre Museo genovese dedicata appunto alle bandiere, agli  stendardi, ai drappi e ai fazzoletti, che coprono un arco temporale che va dal 1746 al 1945). Un intervento determinante che ha consentito di mettere in sicurezza e sottrarre all’inevitabile deterioramento del tempo numerosi oggetti che oggi sono custoditi in una sala climatizzata.

E’ proprio qui che si trova conservata la raccolta di fazzoletti risorgimentali oggi esposta al pubblico e raccontata dal conservatore del Museo, Massimo Angelini, e allestita da Elio Micco: foulards carré, prevalentemente in seta prodotti tra il 1847 e il 1912, tra cui spiccano alcuni pezzi unici che non presentano analogie con i cimeli conservati in altri musei italiani, come il fazzoletto raffigurante Balilla (1847) e una rara quanto straordinaria tavola didattica massonica in seta.

E chi visita il Museo del Risorgimento non può non fermarsi davanti alla teca che conserva il documento originale autografo recante la prima stesura del Canto degli Italiani, meglio conosciuto come L’Inno di Mameli. Proverà un’emozione indimenticabile.

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