Una miniserie francese che ci tiene incollati allo schermo, Il segreto di Isabelle. Approndisce il confine che c'è tra vittima e carnefice e aumenta la tensione tra indagini e indizi con toni da thriller psicologico.
Diretta da Philippe Dajoux e scritta da Franck Ollivier, la serie è composta da quattro episodi da circa 52 minuti ciascuno.
Ci porta nelle vicende di Isabelle Dubreuil (interpretata da Odile Vuillemin), la donna misteriosa sospettata dell'omicidio di due mariti. A darle del filo da torcere, l'investigatrice Mathilde Delboscq (Joyce Bibring), che non sembra arrendersi davanti a niente e si prepara a un confronto diretto con la sospettata.
Prodotto in Francia e andato in onda per la prima volta su France 2 nel 2024, lo show sarà trasmesso in prima visione assoluta su Rai1 il 26 e il 27 agosto alle 21.30 su Rai 1. È possibile seguirlo in diretta, rivederlo o recuperarlo in streaming su RaiPlay.
La miniserie resta fedele all'atmosfera e al caso reale a cui è ispirata. Le riprese, infatti, si sono tenute in Francia, in particolare nella regione dell’Isère, lo stesso posto in cui sono accaduti i fatti di cronaca su cui si basa lo show (il caso della vedova nera di Isère), ricco di villaggi alpini e strade di campagna, ambientazioni cupe e solitarie che ben ci trasmettono l'atmosfera misteriosa e inquietante tipica del thriller psicologico.
Nel finale de Il segreto di Isabelle, con la tensione arriviamo a livelli altissimi. La capitana Mathilde si sente sempre più vicina alla soluzione e le indagini mettono gradualmente Isabelle con le spalle al muro. Così l'investigatrice è determinata a incastrarla e arrivano altre svolte sul caso: spuntano prove che legano entrambe le morti di cui si è parlato fino a questo momento e sembrerebbero essere frutto di un piano calcolato nei minimi dettagli.
Isabelle, nonostante tutto, riesce a mostrarsi come sempre gelida, inflessibile e non smette di proclamarsi innocente. Anzi, spesso nei modi e nelle sue dichiarazioni, potrebbe sembrare addirittura una vittima.
Si accende il confronto tra le due donne, che diventa un faccia a faccia molto teso, dall'atmosfera quasi claustrofobica. Alla fine, Isabelle arriva addirittura a minacciare l'investigatrice e qui arriviamo al culmine.
La serie, però, compie una scelta insolita ed enigmatica: non risolve il caso, anzi, lascia tutto in sospeso. Non ci sono certezze rivelate, si chiude la vicenda con un finale aperto. E ci chiediamo: Isabelle è davvero colpevole, o vogliamo crederlo noi?
Diversa sarebbe la storia se avesse rappresentato per filo e per segno il vero caso da cui trae ispirazione, dove la sospettata è stata poi effettivamente condannata in carcere. Qui, in realtà, l'intento non è rappresentare fedelmente la vicenda reale, ma mischiarla ad altri casi di cronaca per poi mettere in scena una storia verosimile.