28 Aug, 2025 - 17:40

"No Way Up - Senza Via Di Uscita", come finisce e dove è stato girato? Significato del finale

"No Way Up - Senza Via Di Uscita", come finisce e dove è stato girato? Significato del finale

Il film "No Way Up - Senza Via Di Uscita" è un survival-thriller del 2024 diretto da Claudio Fäh, che mette in scena un incubo claustrofobico tra le profondità dell’oceano, ambientato nella carcassa di un aereo precipitato. La pellicola ha catturato l’attenzione del pubblico per la sua tensione, l’ambientazione originale e un finale denso di significati.

"No Way Up - Senza Via Di Uscita", dove è stato girato?

La produzione di "No Way Up" si è avvalsa di diverse location e tecnologie per generare lo scenario realistico e coinvolgente del film. Gran parte delle scene sono state girate in Inghilterra, sfruttando gli Studios di Londra per sequenze interne e il set dell’aereo immerso in un'enorme vasca d’acqua presso Basildon.

Le scene ambientate all’aeroporto sono state realizzate tra Stansted e Southend, mentre il virtual production ha permesso di ricreare in modo immersivo sia il volo che l’impatto in mare. Per la realizzazione delle sequenze subacquee, la troupe ha utilizzato una fusoliera sollevabile ed immersa, permettendo riprese dinamiche e spettacolari grazie all’uso di proiezioni sulle pareti e di un sistema di illuminazione studiato per simulare la luce filtrata dal mare. In fase di pre-produzione, era stata valutata anche Malta come location, ma alla fine le riprese principali si sono svolte nel Regno Unito.

Come finisce "No Way Up - Senza Via Di Uscita"?

Il film si chiude con un crescendo di tensione e sacrificio: dopo il disastro aereo sull’Oceano Pacifico, un piccolo gruppo di sopravvissuti resta intrappolato in una porzione d’aereo sott’acqua, minacciato dal rischio di annegamento, fame d’ossigeno e dagli attacchi di squali attratti dal sangue e dai corpi. Durante il tentativo di fuga, molti protagonisti muoiono tra morsi di squali e incidenti subacquei.

La scena finale mostra Ava, Rosa e il flight attendant che, dopo aver perso molti compagni durante l’evacuazione della carlinga, riescono ad emergere con l’aiuto dell’attrezzatura subacquea recuperata all’ultimo istante. Ava, in particolare, sviene durante la risalita a causa della mancanza d’ossigeno: rianimata in superficie da una squadra di soccorso arrivata in elicottero, scopre che alcuni dei suoi compagni sono morti ma che la promessa fatta a Rosa (di proteggerla) è stata mantenuta.

Il destino degli altri personaggi viene chiarito progressivamente: chi si sacrifica, chi muore tra le fauci dei predatori marini o per le ferite riportate nell’incidente. Solo pochi riescono a sopravvivere, rendendo la conclusione amara ma in parte positiva.

Significato del finale

Il significato del finale di "No Way Up" si articola su due livelli:

  • Sopravvivenza e sacrificio: il climax della storia sottolinea la capacità di resilienza degli individui messi alle strette in una situazione estrema. Molti sopravvissuti scelgono di sacrificarsi per il bene degli altri: il gesto della nonna che rinuncia alla propria salvezza per garantire quella della nipote Rosa incarna il tema dell’altruismo incondizionato.
  • Accettazione della perdita: Ava, la protagonista, è chiamata a superare il proprio trauma (la morte della madre) e, attraverso il suo ruolo di protezione verso Rosa e la collaborazione con gli altri, trova un senso nel dolore. Il finale non offre solo salvezza fisica, ma anche una rinascita emotiva: chi emerge vivo affronta la perdita e ne esce rafforzato, privo di illusioni ma consapevole del valore della solidarietà e del coraggio.

Sul piano simbolico, la risalita dall’oscurità dell’oceano verso la luce rappresenta una metafora di rinascita: dalla disperazione, la protagonista riacquista speranza e la chiusura del film ribadisce che, anche nelle circostanze più sfavorevoli, sono la comunità e il sacrificio a consentire di tornare "alla superficie" – fisicamente e moralmente.

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