01 Sep, 2025 - 10:23

Calvino e Calamandrei, il carteggio tra due grandi del Novecento

Calvino e Calamandrei, il carteggio tra due grandi del Novecento

“Caro Calamandrei, le mando per Il Ponte un racconto che ho finito adesso: L’entrata in guerra. Spero le piaccia e mi faccia perdonare il ritardo nel mantenere la mia promessa”. Porta la data del 20 luglio 1952 la breve lettera, vergata a mano su carta intestata Giulio Einaudi Editore, che Italo Calvino scrive al fondatore e direttore della rivista Il Ponte.  In realtà il racconto in questione, dopo qualche sollecitazione, arriverà alla redazione nel luglio del 1953 e sarà pubblicato sul numero di agosto-settembre per poi confluire, nel 1954, in un volume di tre racconti. 

La missiva di Calvino – scrive Caterina Fanfani - fa parte, insieme ad alcune lettere e biglietti, del prezioso e rilevante “spezzone” fiorentino dell’Archivio di Piero Calamandrei che è custodito presso l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea. Grazie al progetto Un caleidoscopio di carte – Gli archivi di Piero Calamandrei, concluso nel 2024, tutti i documenti dell’intellettuale antifascista dalla poliedrica personalità – conservati tra Firenze, Montepulciano, Roma e Trento – possono essere consultati su un’unica piattaforma digitale https://archiviocalamandrei.it.

Le lettere indirizzate da Calvino a Calamandrei rappresentano la testimonianza di un rapporto di profonda stima reciproca e dell’impegno per la costruzione della democrazia da parte di due figure tra le più rappresentative del Novecento.

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