Robert Redford, icona assoluta di Hollywood e simbolo di fascino senza tempo, è stato spesso oggetto di curiosità e speculazioni riguardo al proprio aspetto fisico. Con il passare degli anni, il divo americano è invecchiato sotto gli occhi del pubblico, mostrando rughe e segni del tempo, ma sui media non sono mai mancate le domande: Redford si è mai rifatto? Qual è stato il suo vero rapporto con la chirurgia estetica?
Per buona parte della sua carriera, Robert Redford è stato visto come uno dei volti più autentici e naturali dello star system. A differenza di molti colleghi, Redford ha sempre mostrato una certa riluttanza alle mode “eterne” di Hollywood: pochi lifting evidenti, niente eccessivi tratti “plastificati”, e uno sguardo che, con le rughe, ha solo acquisito maggiore profondità e carisma.
Negli anni, l’attore ha più volte dichiarato pubblicamente di non essere interessato a interventi mirati a fermare il tempo: "Mi guardo in giro e vedo persone ossessionate dall'età e dalle apparenze. Sono impressionato da quante persone rifatte ci siano in giro: persone senza volto", ha commentato in un'intervista, sottolineando il valore della naturalezza.
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Nonostante le sue dichiarazioni, il volto di Redford nel corso degli anni è stato spesso analizzato dai media specializzati in gossip e dagli esperti di spettacolo. Diverse fonti riportano come, da uomo attento alla propria immagine, Redford non abbia escluso qualche piccolo ritocco: secondo una delle ipotesi più diffuse, l'attore avrebbe fatto una blefaroplastica, ovvero una correzione delle palpebre, per mantenere lo sguardo fresco e meno appesantito dalla palpebra calante.
La stampa americana ha anche suggerito che, col passare degli anni, Robert Redford abbia fatto ricorso a procedure minimamente invasive — cosiddette “punturine” — per mitigare i segni più marcati dell’invecchiamento senza però trasformare radicalmente il proprio volto. Tuttavia, nessun esperto o collega ha mai confermato interventi più invasivi come lifting o plastiche facciali estreme.
L’immagine di “bello naturale” ha sempre fatto parte della narrazione pubblica di Redford. L’attore ha spesso detto di “non essere una persona da lifting” e ha ironizzato sull’ossessione di Hollywood per la giovinezza eterna. La sua posizione chiara gli ha permesso di costruire anche un messaggio potente contro la pressione estetica nell’ambiente dello spettacolo: affermando che le rughe rappresentano la storia della propria vita, Redford ha invitato più volte i giovani a non vergognarsi dei segni del tempo.
Nell’analisi comparativa delle sue foto pubbliche nel corso dei decenni, i chirurghi estetici hanno evidenziato che Redford potrebbe aver optato per interventi leggeri e mirati, come appunto il ritocco delle palpebre (blefaroplastica), scelta abbastanza comune tra attori della sua generazione. Tuttavia, la quasi totale assenza di “effetto maschera” e di eccessiva tensione nei suoi tratti porta a concludere che Redford abbia saputo dosare con intelligenza eventuali raffinatezze di chirurgia estetica, privilegiando un aspetto credibile e coerente con i ruoli da uomo maturo e autentico che ha sempre interpretato.