“Inutile illudersi. Per quanto Nove da Firenze sia dal 1997 il più antico quotidiano online della città è difficile che qualcuno si interessi alle nostre notizie di cronaca locale dalla Cina, tanto da generare migliaia di letture al giorno. Proprio così: da poco più di un mese, qualcosa sta leggendo le pagine di Nove da Firenze. Un’attività sistematica, circa una pagina al minuto, probabilmente mai la stessa”. Lo scrive Nicola Novelli, direttore della storica testata on line.
Si chiede: “Perché lo fanno? Presumibilmente ci stanno scandagliando e copiando l'archivio, oltre 200.000 pagine di cronaca degli ultimi 29 anni della nostra città. Non soltanto il nostro s'intende, sicuramente anche quelli di tanti altri siti di informazione italiana, le cui redazioni non se ne sono accorte e magari gongolano per l’insperato aumento di visite. Qual è l’obiettivo di una simile attività? Quello di archiviare la storia politica, la cronaca e la cultura dell’occidente per alimentare database di informazioni da usare in applicazioni di Intelligenza artificiale. Contenuti prodotti da altri, che concorrono gratuitamente e abusivamente ad arricchire servizi di AI a pagamento”.
Novelli ricorda: “La Commissione Europea ha recentemente lanciato un allarme: centinaia di finti siti di informazione, commissionati dal governo russo inondano l'Europa di fake-news. Il tentativo in questo caso non è farsi leggere dal pubblico occidentale, ma approvvigionare e condizionare i crawler dei servizi di Intelligenza artificiale statunitensi per corromperne la qualità dei risultati con informazioni alterate. Due i risultati conseguibili: o il pubblico europeo si beve le fandonie confezionate dal governo Putin dentro le risposte dell'intelligenza artificiale, oppure i lettori del continente libero smetteranno di servirsi dell’AI inquinata e affondata”.
“Lettori in guardia” avverte Novelli.