Jason Statham è uno di quegli attori che sembrano nati per l’action movie (anche perché quelli con i supereroi li odia), ma dietro i suoi calci volanti e gli inseguimenti adrenalinici c’è una storia affascinante fatta di sport, determinazione e colpi di scena.
Non tutti lo sanno, infatti, ma è piuttosto facile da intuire che prima di diventare il volto duro di Hollywood, l’attore britannico ha avuto una carriera da atleta e ha praticato numerose arti marziali. La sua fisicità scolpita e le scene di combattimento che sembrano più vere che mai hanno un’origine precisa: l’amore per lo sport e un passato da tuffatore professionista.
E dunque, se sei un appassionato di cinema e di spettacolari calci rotanti e non vedi l'ora di scoprire quali arti marziali ha praticato il protagonista di "The Beekeper", allora sei nel posto giusto: ecco cosa sappiamo sulla carriera sportiva di Jason Statham, prima del debutto sul grande schermo.
Nato nel 1972 in Derbyshire, Jason Statham cresce in una famiglia creativa: il padre è un cantante e la madre lavora come stilista e ballerina. La sua strada, però, lo porta ben presto verso lo sport. Da ragazzino si dedica al calcio, arrivando a giocare con Vinnie Jones, futuro collega sul set. Ma la sua passione si sposta presto sui tuffi, disciplina in cui eccelle al punto da diventare parte della squadra nazionale inglese.
Non a caso, Statham ha partecipato ai Giochi del Commonwealth del 1990 e ha fatto parte della Nazionale di tuffi fino ai primi anni '90, con un sogno olimpico che lo ha portato fino a Seul nel 1988 come parte della squadra di subacquea.
Nel frattempo, non abbandona la voglia di sperimentare: kickboxing, karate, taekwondo, boxe thailandese e perfino Wing Chun Kung-Fu arricchiscono il suo bagaglio atletico. E non è tutto: negli anni Statham ha praticato anche Krav Maga, jiu-jitsu brasiliano e discipline miste come l’MMA. Un mix esplosivo che lo rende perfetto per diventare la star action che oggi conosciamo.
Il suo fisico scolpito, i suoi 77 chili di peso e la sua abilità nelle arti marziali attirano anche il mondo della moda. Prima del cinema, infatti, Jason lavora come fotomodello per brand come Levi's e French Connection, finché un incontro cambia per sempre il suo destino.
Il colpo di fortuna arriva quando Guy Ritchie (sì, quello di "The Gentlemen" e gli "Sherlock Holmes" con Robert Downey Jr.) lo nota in una campagna pubblicitaria e resta colpito dalla sua presenza scenica. È lui a offrirgli il debutto al cinema in "Lock & Stock - Pazzi scatenati" (1998), una commedia gangster che conquista pubblico e critica.
Statham, con il suo mix di fisicità e carisma, diventa subito un volto da tenere d’occhio. Due anni dopo, Ritchie lo conferma in "Snatch - Lo strappo", accanto a Brad Pitt, e il successo diventa internazionale.
La sua carriera decolla e Jason si ritrova al centro di produzioni sempre più grandi. Dopo qualche ruolo rifiutato (come quello in "Dog Soldiers"), sceglie di lavorare con John Carpenter in "Fantasmi da Marte" (2001). Ma è con la saga di "The Transporter" che si consacra come eroe action a tutto tondo: acrobazie, arti marziali e inseguimenti mozzafiato diventano il suo marchio di fabbrica.
Da lì in poi, la sua filmografia è un crescendo: "Collateral" con Tom Cruise, "La Pantera Rosa" con Steve Martin, e poi ancora "Professione Assassino", "Killer Elite" con Robert De Niro, fino ai mega blockbuster "Fast & Furious" e "I Mercenari", dove divide la scena con icone come Stallone, Schwarzenegger e Bruce Willis. Ogni volta, porta sullo schermo la sua impronta inconfondibile: combattimenti realistici, stunt eseguiti senza controfigure e quell’aria da duro che lo rende unico.
Se c’è una cosa che distingue Jason Statham da molti altri attori d’azione è la sua ossessione per l’autenticità. Lui non si limita a interpretare un ruolo: lo vive davvero. Le arti marziali che ha praticato nel corso della sua vita gli permettono di girare scene di lotta senza coreografie precostituite, rendendo i combattimenti più realistici e dinamici. Non è raro vederlo eseguire personalmente stunt pericolosi: nel sequel di "The Transporter", ad esempio, ha davvero saltato da una moto d’acqua sul retro di uno scuolabus. Nessuna controfigura, solo adrenalina pura.
Il suo amore per il cinema action si intreccia con la passione sportiva. Grande ammiratore di Bruce Lee, Statham ha sempre dichiarato che l’arte marziale non è solo una disciplina fisica, ma anche mentale. Ed è proprio questa filosofia a rendere i suoi personaggi più credibili.
Oggi, anche dopo decenni di carriera, Jason continua a essere una garanzia per gli amanti del genere. Dai film più recenti come "Operation Fortune - Ruse de guerre" a "Shark 2 - L’abisso" e "I Mercen4ri - Expendables", l’attore non smette di dimostrare che il suo successo nasce da un mix di talento, preparazione e tanta, tantissima disciplina.
Dallo sport ai set internazionali, Jason Statham incarna alla perfezione l’idea dell’atleta prestato al cinema: un uomo che ha trasformato la passione per le arti marziali e la competizione in una carriera di successo, diventando il re indiscusso dell’action mondiale.