Il brivido non si ferma. Dopo il successo al botteghino di "Weapons", l'horror diretto da Zach Cregger che ha fatto impazzire fan e critica, arriva la notizia che i fan stavano aspettando: la terrificante zia Gladys, interpretata da una strepitosa Amy Madigan, potrebbe presto avere un film tutto suo.
Lo ha confermato lo stesso Cregger in un'intervista con "Fangoria", lasciando intendere che il prequel è già sul tavolo della Warner Bros. e che la storia dietro la spietata antagonista è pronta a venire alla luce.
Ecco cosa sappiamo sul progetto.
Lo sceneggiatore e regista Zach Cregger, 44 anni, non ha lasciato spazio a dubbi. Durante una chiacchierata con "Fangoria", ha rivelato che le discussioni con Warner Bros. e New Line Cinema sono già iniziate: "È vero e ne ho parlato con la Warner Bros. C’è una storia e sono piuttosto entusiasta. Non sono stronzate", ha dichiarato senza mezzi termini.
Non si tratta quindi di un semplice rumor da fan forum, ma di un progetto concreto che affonda le radici già nella prima stesura della sceneggiatura di "Weapons". In quella versione, infatti, erano presenti alcuni retroscena di zia Gladys poi tagliati per alleggerire la durata del film. Ora quelle idee scartate tornano in campo, pronte a trasformarsi in un lungometraggio intero.
Cregger aveva già lasciato trapelare qualcosa ad agosto, parlando con Variety, quando il film era appena arrivato nelle sale. Aveva accennato a "un'altra idea nello stesso mondo" che lo entusiasmava. Pochi giorni dopo, The Hollywood Reporter confermava che lo studio stava seriamente valutando un prequel dedicato all'enigmatica villain.
Se "Weapons" ha conquistato il pubblico, gran parte del merito va ad Amy Madigan. Con la sua Gladys, l’attrice 74enne ha creato un personaggio subito iconico: parrucca rossa, rossetto sbavato, occhiali sproporzionati e quell'aria inquietante che si muove tra ironia e puro orrore. Un mix che ha mandato in delirio i fan e che ha scatenato meme, articoli e persino voci su una possibile candidatura agli Oscar.
Madigan, in un'intervista a Entertainment Weekly lo scorso agosto, ha ammesso di essere stata sorpresa dall'ossessione del pubblico: "È davvero bello, ho sentito che il mio lavoro in questo film è piaciuto molto. Mi ha fatto ridere, ma in questo settore nulla è reale finché non è reale".
Alla domanda se tornerebbe nei panni di Gladys per un prequel, la sua risposta è stata cauta ma aperta: "Non è che lo scarti, ma in questo settore nulla è reale finché non è reale. Mi sono divertita tantissimo a lavorare con Zach. Adoro Gladys, quindi mi fermo qui".
Insomma, il terreno è fertile. L'attrice non chiude la porta e i fan già pregustano il ritorno della zia più spaventosa del cinema horror recente.
La potenza del personaggio di Gladys sta proprio nel mistero. In "Weapons", la sua vera natura non viene mai spiegata fino in fondo. È un'umana che cerca disperatamente di prolungare la vita con riti oscuri? O una creatura soprannaturale in grado di controllare le persone come burattini? Lo stesso Cregger ha confessato di non avere mai voluto dare una risposta definitiva, lasciando al pubblico il brivido dell'interpretazione.
Ma dietro la maschera grottesca c'è una costruzione raffinata. Madigan ha raccontato di aver provato venti parrucche prima di trovare quella giusta, e di come il team di costumi guidato da Trish Summerville abbia creato un guardaroba volutamente stridente, capace di rendere Gladys ancora più disturbante. Il risultato? Una villain che sembra uscita da un incubo, ma che allo stesso tempo ha qualcosa di irresistibilmente pop.
Il pubblico l'ha amata al punto che, secondo Madigan, questo Halloween sarà invaso da cosplay di Gladys: "È meglio che la gente si procuri subito quelle parrucche rosse. So che vogliono anche gli occhiali, ne sono sicura". Una previsione che sembra già destinata ad avverarsi.
Il prequel, se realizzato, potrebbe finalmente svelare come Gladys sia diventata la creatura che conosciamo: da dove viene il suo legame con la magia rituale, come ha imparato a soggiogare chi le sta accanto e soprattutto quale sia la sua vera natura. Una promessa che basta da sola a far salire l’attesa alle stelle.