Lucia Mascino è uno di quei volti che il pubblico televisivo ormai riconosce al volo: ironica, intensa, capace di passare con disinvoltura dal registro drammatico a quello comico. Una trasformista che conquista sia a teatro che sul piccolo schermo, dove la vediamo in questi giorni protagonista della nuova fiction Rai1 "La ricetta della felicità", al fianco di Cristiana Capotondi.
Ma oltre al talento, agli applausi e alle luci di scena, c’è una donna che custodisce con grande discrezione la propria vita privata. Da dove viene davvero Lucia Mascino? Dove vive oggi? E cosa sappiamo della sua famiglia e dei suoi affetti? Andiamo a scoprire meglio chi è, partendo dalle sue radici marchigiane fino ad arrivare alla vita attuale nella Capitale.
Lucia Mascino (classe 1977, ha 48 anni) nasce ad Ancona, città portuale dal carattere un po' burbero ma dal cuore tenero, come lei stessa ama ricordare. È lì che cresce, in un ambiente familiare ricco di storie, aneddoti e personaggi indimenticabili. Nella casa marchigiana senza televisione - per scelta del padre Giancarlo, ferroviere e poi assessore all’urbanistica - le serate erano animate da racconti e invenzioni narrative che diventavano un piccolo teatro domestico.
Accanto a lei c’è sempre stata la madre, donna severa ma capace di incanalare l’energia dei figli verso lo studio e la curiosità per il mondo: è grazie a lei se tutti, tranne Lucia, hanno portato a termine un percorso universitario. Lucia è infatti la più piccola di quattro fratelli: Giuseppe, Paolo e Anna, con cui ha condiviso un’infanzia vivace fatta di racconti interrotti, scherzi e momenti di comunità. Un clima che, pur con le sue rigidità, ha gettato le basi per la creatività e la sensibilità che oggi ritroviamo nelle sue interpretazioni.
Il legame con la sua città natale resta forte, ma Lucia ha confessato più volte che Ancona le stava "stretta". Da giovane, quel porto di protezione sembrava anche un recinto. Roma, al contrario, le ha offerto un respiro diverso: la città del "godersela", dove le differenze convivono e tutto appare possibile.
Non è stato amore a prima vista, ma col tempo la Capitale è diventata la sua casa. Qui vive ormai da più di dieci anni, in un contesto che le permette di coltivare la sua professione e di immergersi in un ambiente artistico e culturale sempre in fermento. Roma le ha regalato avventure, incontri e stimoli che Ancona non avrebbe mai potuto offrirle. Oggi, quando parla della città eterna, lo fa con l’affetto di chi ci ha messo radici pur restando legata alla propria terra d’origine.
Se c’è un aspetto che Lucia Mascino ha sempre protetto con cura è la sua sfera privata. Nonostante la notorietà e le interviste, l’attrice ha scelto di mantenere un profilo discreto su temi come amori, matrimonio e figli. In passato ha raccontato di aver vissuto una relazione molto lunga, durata dodici anni e chiusa da altrettanti quasi, terminata quando entrambi i partner hanno capito di non avere il desiderio di sposarsi. Una decisione sofferta, che le ha lasciato addosso la sensazione di essersi privata di un pezzo di felicità. Dopo quella chiusura, ha spiegato, c’è voluto molto tempo per guarire dalle ferite emotive.
Oggi Lucia si definisce single, ma non per questo distante dall’amore: lo descrive come un bisogno vitale, pur riconoscendo di aver sempre vissuto con un certo pudore l’innamoramento e la sessualità. Sui figli, invece, non si hanno notizie: Mascino non ha mai reso pubblica una maternità né parlato apertamente di un desiderio in questo senso.
La sua vita sentimentale, perciò, resta un puzzle che preferisce non completare davanti ai riflettori. E forse è proprio questa discrezione a renderla più autentica, perché quando decide di raccontarsi lo fa senza maschere, con la sincerità di chi ammette le proprie fragilità e il bisogno di tenerezza.
La storia professionale di Lucia Mascino è un romanzo a sé. Dopo gli studi universitari in Biologia, mai portati a termine, ha scelto di abbandonare la strada "sicura" per inseguire quella del teatro. Un percorso non semplice, segnato anche da un lutto improvviso, quello del padre, che ha rappresentato un vero spartiacque nella sua vita.
Da lì, però, è iniziata una carriera solida e versatile, fatta di sperimentazioni, monologhi intensi e collaborazioni con registi e colleghi di altissimo livello. Dai palchi teatrali ai set televisivi e cinematografici, Mascino ha dimostrato di saper entrare con naturalezza in ruoli diversissimi, regalando al pubblico interpretazioni sempre memorabili.
Oltre al suo talento, c’è un dettaglio familiare che incuriosisce: Lucia è legata da un lontano vincolo di parentela a Virna Lisi, icona del cinema italiano. Suo padre era infatti cugino della celebre attrice. Le due si sono incontrate di persona solo una volta, in aeroporto, ma quell’episodio è rimasto impresso nella memoria di Lucia.
Un incontro fugace, fatto di sguardi e poche parole, che racconta però di un legame mai davvero coltivato, forse per discrezione, forse per timore di sembrare "invadente". Eppure, nelle sue interviste, Mascino non ha mai nascosto l’ammirazione per Virna, sentita in famiglia come una presenza affettuosa, quasi domestica.
Tra le fiction che l’hanno consacrata al grande pubblico spiccano "I delitti del BarLume" e, più di recente, "La ricetta della felicità". Due progetti che mostrano la sua duttilità: da un lato la commedia investigativa, dall’altro una storia di rinascita collettiva, amicizia e condivisione.