Una parola può far male quanto una nerbata e cinque ex fantini del Palio di Siena non ci stanno a farsi definire assassini di cavalli e presentano una querela contro l’animalista Enrico Rizzi.
I fantini, assistiti dall’avvocato Roberto Martini, sono Andrea Degortes, il famosissimo Aceto, Silvano Vigni detto Bastiano, Giuseppe Pes detto Il Pesse, Salvatore Ladu soprannominato Cianchino, e Francesco Ticci chiamato Tredici.
Durante la trasmissione radiofonica La Zanzara, il 27 giugno scorso, Rizzi non ha usato mezzi termini. “I fantini sono degli assassini perché mandano gli animali a morire… i cavalli vengono frustati, gli animali vengono picchiati”. Parole che, secondo i fantini, hanno infangato non solo la loro reputazione personale, ma anche quella del Palio, una tradizione plurisecolare riconosciuta dal Ministero della Cultura come patrimonio identitario e candidata a diventare patrimonio immateriale dell’Unesco. In passato era stata l’amministrazione comunale a rivolgersi al tribunale per difendersi dalle accuse ma questa volta sono i fantini a muoversi per difendere la loro reputazione e quella del Palio. L’animalista appena ha saputo della querela ha commentato: “Stanotte non dormo per la paura”. E ha salutato con una risata.