“La verità è che non volevo restare povero. Quando i miei coetanei andavano a scuola, io facevo il capraro a Olbia, e non mi vergogno. Non volevo restare povero: per quello sono andato in Continente e sono diventato Aceto. Se fossi rimasto qui sarei finito a fare il bandito”. Andrea De Gortes, dalla natìa Olbia è arrivato a Siena all’inizio degli anni Sessanta per fare il fantino, “il fantino del Palio”. E qui, nella pista del Campo è diventato Aceto, il re della Piazza, con quattordici vittorie, un record ancora imbattuto.
A Siena si è sposato, è diventato padre e nonno e quel giovane che poteva essere bandito è diventato eroe del Palio e a 83 anni avrà la soddisfazione di inaugurare un museo a lui dedicato.
Si chiamerà ”Galleria Aceto 14” e sarà aperto il 18 ottobre ad Asciano, la capitale delle Crete, a trenta chilometri da Siena, dove il fantino ha deciso di vivere da quando è arrivato in Continente.
Un museo che racconterà tutto: dalle quattordici vittorie in Piazza del campo, la prima nel ’65 e l’ultima ventisette anni dopo, nel ’92, entrambe nell’Aquila, a quelle fuori Siena, ma anche filmati, trasmissioni, libri e articoli. Ci saranno anche due giubbetti: quello dell’Oca, dove Aceto ha vinto cinque volte, e quello dell’Aquila. Non mancheranno le foto che lo ritraggono con Mel Gibson, Luciano Pavarotti e Giovanni Paolo II. E presto la vita di Aceto sarà un film sulla vita di quel ragazzo che poteva essere un bandito ed è diventato re.