07 Oct, 2025 - 15:29

Fefè De Giorgi, un pugliese sul tetto della pallavolo mondiale

In collaborazione con
Sabino Del Latte
Fefè De Giorgi, un pugliese sul tetto della pallavolo mondiale

Gli allori che ha conquistato in carriera non lo hanno cambiato. E’ il Fefè De Giorgi di sempre. Umile, misurato, pronto alla battuta, disponibile. Il suo palmares si arricchisce di continuo, potrebbe gonfiare il petto. Invece, non lo fa e tende a sottolineare i meriti di tutti, di chi è sotto i riflettori e di chi lavora dietro le quinte, non solo nel gruppo squadra. Eppure, nei cinque mondiali che l'Italia del volley ha vinto in ambito maschile c'è sempre il nome dell’originario di Squinzano, cittadina salentina che gli ha dato i natali. Da giocatore prima (1990, 1994 e 1998) e da commissario tecnico poi (2022 e 2025).

La sliding door della competizione 

Ma come ha fatto De Giorgi a vincere cinque? Intervistato nei giorni scorsi, la sua risposta è stata semplice: “Ne ho vinto uno alla volta”. È una battuta, ma solo in parte perché nello sport ci si impegna di continuo per creare delle opportunità per arrivare al successo. E’ innegabile che la sua storia con i campionati del mondo sia molto bella.

A Manila, la strada però è stata subito in salita visto il coefficiente della kermesse. Ben 32 le nazionali che ambivano al trofeo, il che significa che erano presenti tutte le più forti. A questo si aggiunge il fatto che il livello si sia alzato di molto, vedi le eliminazioni di nazionali quotate come Francia, Brasile e Giappone. La sliding-doors della kermesse è stata sicuramente la sconfitta con il Belgio ai gironi, k.o. trasformato in rabbia nella sfida da dentro o fuori contro l’Ucraina. Non a caso, da questo momento in poi, il team di De Giorgi ha iniziato ad incanalare ottime prestazioni, che l’hanno portata al trionfo.

 Simone Giannelli e compagni hanno emozionato l'Italia non solo per ciò che hanno espresso sul parquet, ma anche perchè hanno evidenziato doti morali di prim'ordine, contribuendo con i loro successi a diffondere a più non posso la pallavolo fra i giovani. Per De Giorgi, a questo proposito, fondamentale è stato il ricambio generazionale. Infatti, dal 2021 gli azzurri hanno sempre lottato per una medaglia, dimostrandosi competitivi in ogni incontro disputato.

La pallavolo femminile ed il rapporto con Julio Velasco

Non sempre la perfezione è facilmente raggiungibile. Lo stesso discorso vale per il commissario tecnico, a cui manca l’oro olimpico. Ma per De Giorgi ciò non ha mai rappresentato un assillo, bensì una motivazione in più per ambire ad un posto nell’olimpo dello sport italiano. “Chi va piano, va sano e va lontano” recita un proverbio noto a noi tutti. E’ sostanzialmente il motto che è possibile estrapolare dalla sua pacatezza ed obiettività. Prima dei giochi, nel 2026, sono infatti in programma gli Europei che assegneranno alcuni passi per Los Angeles.

Ad essere in ottima salute però non è solo la pallavolo maschile, ma anche quella femminile del ct Julio Velasco, di cui De Giorgi è stato giocatore. Il rapporto fra i due è da sempre ottimo, l’esperienza da giocare ha contribuito fattivamente a rendere l’originario di Squinzano un tecnico preparato, carismatico, capace di trasferire a sua volta le proprie conoscenze. Insomma, siamo in buone mani, chissà che nel mondo del calcio, visti gli scarsi risultati degli ultimi anni, qualcuno non prenda esempio.

A cura di Sabino Del Latte

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