08 Oct, 2025 - 16:32

Mattarella striglia il parlamento e “riabilita” Santa Caterina

Mattarella striglia il parlamento e “riabilita” Santa Caterina

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato la legge sulla festa nazionale di San Francesco rilevando alcuni aspetti critici che segnala ai presidenti delle camere Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana. “Ho provveduto alla promulgazione della legge - pur se il suo testo presenta alcuni aspetti critici che avverto il dovere di segnalare - in considerazione del significato del provvedimento e della circostanza che i rilievi non riguardano profili di natura costituzionale”. La criticità è che “la medesima giornata del 4 ottobre è qualificata sia festività nazionale, in onore di San Francesco d'Assisi, sia solennità civile, in onore di Santa Caterina da Siena”.

A Siena, negli ambienti della curia arcivescovile guidata dal cardinale Augusto Lojudice, hanno apprezzato la presa di posizione del presidente della Repubblica che “riabilita” la Santa dell’Oca, così chiamata perché viveva in questa contrada. 

Il 4 ottobre in rosso sul calendario sminuisce la senese

Il 4 ottobre era considerata solennità civile per Caterina ma ora non può essere qualificata così: “Va operata, quindi, una scelta in tal senso - verosimilmente abrogando la previsione di solennità civile, meno rilevante - e, necessariamente, chiarendo se fare riferimento per la giornata festiva del 4 ottobre esclusivamente a San Francesco ovvero anche a Santa Caterina, fino ad oggi considerati congiuntamente. Inoltre, un migliore coordinamento merita l'indicazione delle iniziative che le istituzioni potranno assumere e dei loro contenuti, questo in special modo nel caso in cui si intendesse stabilire date diverse per le due ricorrenze. Fermo restando che, per quanto riguarda le scuole e gli uffici pubblici, bisognerà tenere conto del carattere ormai festivo della giornata del 4 ottobre”.

“Invito pertanto il Parlamento ad apportare al provvedimento i correttivi necessari. Non posso, infine, non sottolineare l'esigenza che i testi legislativi presentino contenuti chiari e inequivoci” conclude Mattarella.

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