13 Oct, 2025 - 17:00

Elezioni regionali e l’esempio della centenaria Fiorella

Elezioni regionali e l’esempio della centenaria Fiorella

Fiorella Carnesciali, 100 anni, di Cavriglia in provincia di Arezzo, il 12 ottobre si è recata al seggio per votare. Un esempio per i tanti cittadini che alle elezioni regionali toscane hanno preferito il mare in una domenica quasi estiva. Torna alla mente il nobile pensiero di Piero Calamandrei: “Io mi ricordo le prime elezioni, dopo la caduta del fascismo, il 2 giugno del 1946; questo popolo che da venticinque anni non aveva goduto delle libertà civili e politiche, la prima volta che andò a votare, dopo un periodo di orrori, di caos: la guerra civile, le lotte, le guerre, gli incendi, andò a votare. Io ricordo, io ero a Firenze. Queste file di gente disciplinata davanti alle sezioni. Disciplinata e lieta. Perché avevano la sensazione di aver ritrovato la propria dignità, questo dare il voto, questo portare la propria opinione per contribuire a creare, questa opinione della comunità, questo essere padroni di noi, del proprio paese, della nostra patria, della nostra terra; disporre noi delle nostre sorti, delle sorti del nostro paese”.

Calamandrei e la libertà di votare che è come l’aria

E poi l’ammonimento: “La libertà è come l’aria. Ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni e che io auguro a voi giovani di non sentire mai. E vi auguro di non trovarvi mai a sentire questo senso di angoscia, in quanto vi auguro di riuscire a creare voi le condizioni perché questo senso di angoscia non lo dobbiate provare mai, ricordandovi ogni giorno che sulla libertà bisogna vigilare, vigilare dando il proprio contributo alla vita politica”. Il pensiero di Calamandrei dovrebbe essere diffuso anche oggi, con ogni mezzo, affinché ogni cittadino, giovane o anziano, capisca che votare è un dovere prima ancora che un diritto.

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