Durante il vertice internazionale a Sharm el-Sheikh, in Egitto, Donald Trump ha lasciato ancora una volta il segno, tessendo le lodi estetiche e politiche di Giorgia Meloni.
Il tutto in una sala blasonata, sovrastata dalla scritta “Peace 2025”, mentre si firmavano accordi per la pace in Medio Oriente che passeranno alla storia.
Ma a finire subito in trend topic, ovviamente, sono state le parole di Trump, con meme e ironia a valanga sui social italiani e non solo.
Trump, maestro di cerimonia al summit egiziano, ha snocciolato battute su Macron, pollici alzati verso Erdogan e poi, ecco il turno di Meloni: “A beautiful woman”, ha dichiarato stringendole la mano.
Non contento, ha rincarato la dose, punzecchiando anche femministe e cultura woke: “Negli Stati Uniti non puoi dirlo, rischi la carriera, ma lo dico lo stesso: sei giovane e bellissima. Non ti offendi, vero?”.
Meloni, unica donna al vertice, ha mantenuto un’aplomb istituzionale da manuale, sorridendo alla battuta di Trump ma senza prestarsi troppo al suo show.
Non è la prima volta che un colosso americano (e sovranista) si lascia andare a pubblici complimenti verso Giorgia Meloni sul palcoscenico internazionale.
Se Trump, dall’alto del suo ciuffo biondo e del ruolo di presidente USA, ha regalato alla premier italiana l’etichetta di “bellissima” durante il vertice egiziano, qualche mese fa fu il suo ex sodale Elon Musk a sorprendere la platea dell’Atlantic Council di New York.
In quell’occasione, Musk – tra una battuta e l’altra sulla crescita economica italiana – premiò Meloni definendola “ancora più bella dentro che fuori” e sottolineando quanto la genuinità e l’onestà della leader italiana fossero merce rara tra i politici mondiali.
L’episodio segnò persino un tentativo di “melodramma digitale” quando un video fake AI in cui Meloni e Musk si scambiavano un bacio appassionato fece il giro dei social, costringendo il magnate a smentire pubblicamente ogni fantasia di love story: “Non stiamo uscendo insieme”, scrisse Musk, “sono qui con mia madre”.