Mauro Di Francesco, uno dei volti più amati della commedia italiana dagli anni Ottanta in poi, è morto a 74 anni nella notte tra il 24 e il 25 ottobre 2025 in un ospedale romano, lasciando un segno indelebile nel mondo dello spettacolo italiano.
La scomparsa di Mauro Di Francesco è stata l’esito di una lunga battaglia contro la malattia. Negli ultimi anni, la sua salute era stata messa alla prova da gravi problemi al fegato.
Già vent’anni fa l’attore era stato sottoposto a un trapianto di fegato a causa di una cirrosi epatica, complicazione dovuta a un passato di abuso d’alcol, iniziato precocemente e abbandonato solo nella maturità.
Nelle ultime settimane, Di Francesco era stato ricoverato per complicazioni correlate a questa fragilità sanitaria, e i suoi familiari erano in ansia per l’aggravarsi della situazione. Nonostante le cure, la malattia ha avuto il sopravvento e si è spento, accompagnato dagli affetti più cari.
Nato a Milano il 17 maggio 1951, Di Francesco era figlio di una sarta teatrale e di un direttore di palcoscenico. Fin da piccolo fu immerso nel mondo dello spettacolo: a soli cinque anni debuttò accanto al Mago Zurlì e a sei anni comparve in Carosello.
Il destino artistico era scritto per lui: fu Ugo Tognazzi a fargli da padrino e Lauretta Masiero come madrina. A sedici anni fu ammesso da Giorgio Strehler all’Accademia del Piccolo Teatro.
Cresciuto fra quinte e palcoscenici, aveva saputo coltivare una passione per l’arte e lo spettacolo che lo avrebbe portato ai vertici della comicità italiana.
La vita privata di Mauro Di Francesco è sempre stata vissuta con discrezione. Negli anni Ottanta fu legato sentimentalmente all’attrice francese Pascale Reynaud, con la quale ebbe un figlio, Daniel.
I due rimasero insieme dal 1983 al 1985 dopo essersi conosciuti sul set di “Sapore di mare 2 – Un anno dopo”.
Successivamente, nel 1997, si unì in matrimonio con Antonella Palma di Fratianni, donna di nobili origini. Di Francesco amava circondarsi di animali e arte, testimoniando una personalità sensibile e poliedrica.
Mauro Di Francesco è stato un autentico simbolo della commedia tricolore degli anni Ottanta.
Dopo l’esordio da bambino prodigio, raggiunse la popolarità giovane, entrando anche nella compagnia del Derby Club e lavorando a teatro con Giorgio Strehler, accanto ad attrici come Valentina Cortese.
Fu tra i protagonisti del cosiddetto “Gruppo Repellente”, fucina di talenti capeggiata da Enzo Jannacci e Beppe Viola, insieme a Diego Abatantuono, Massimo Boldi e Giorgio Faletti.
La sua carriera cinematografica lo vide interprete in film cult come “I fichissimi”, “Sapore di mare 2 – Un anno dopo”, “Attila flagello di Dio”, “Vado a vivere da solo” e “Chewingum”.
Di Francesco aveva una speciale abilità nell'unire leggerezza e malinconia, incarnando i tratti della comicità lombarda con il soprannome affettuoso di “Maurino”.
Sparito a lungo dalla scena per i problemi di salute, negli ultimi anni si dedicava all’arte e alla scrittura, mantenendo rapporti di amicizia con colleghi storici come Diego Abatantuono, Teo Teocoli e Massimo Boldi. La sua carriera resta una testimonianza luminosa del cinema italiano, capace di far ridere e riflettere intere generazioni.
Mauro Di Francesco resterà per sempre nell’immaginario del pubblico come un attore capace di raccontare, con ironia e umanità, la storia della commedia italiana contemporanea.