26 Oct, 2025 - 11:15

Ascoli - Sambendettese: perchè il derby marchigiano è considerato ad alto rischio sicurezza

Ascoli - Sambendettese: perchè il derby marchigiano è considerato ad alto rischio sicurezza

C’era un’aria tesa e vibrante che attraversava la provincia di Ascoli Piceno ogni volta che si parlava del derby tra Ascoli Calcio e Sambenedettese.

Oggi, domenica 26 ottobre 2025, dopo quasi 39 anni le due città, le due squadre che giocano in Serie C ed entrambe le tifoserie respireranno quella stessa aria in un derby che si preannuncia incandescente sotto tutti i punti di vista e che è attenzionato in particolar modo da grosse misure di sicurezza attuate.  

Ascoli - Sambenedettese, dunque, non è solo una partita di calcio: è un evento che divide, accende e racconta un’intera terra, dalle colline marchigiane fino al mare Adriatico.

Perché il derby Ascoli - Sambenedettese è considerato “a rischio”

A rendere l’incontro così delicato è la rivalità storica tra le due tifoserie. Non si tratta di un semplice antagonismo sportivo: le squadre hanno infatti militato quasi sempre negli stessi campionati. È una questione di appartenenza, orgoglio e identità locale.

La vicinanza geografica — appena una trentina di chilometri separano le due città — favorisce lo spostamento di centinaia di tifosi e rende più complessa la gestione dei flussi.

A questo si aggiungono vecchi episodi di tensione tra gruppi ultras, alcuni dei quali drammatici, come la morte sul campo del portiere dell’Ascoli Roberto Strulli, che impattò col volto sulle gambe dell’attaccante della Sambenedettese Alfiero Caposciutti. Eventi del genere hanno imposto alle istituzioni una linea dura in materia di sicurezza.

Un derby tra storia e identità

Il cosiddetto Derby del Piceno rappresenta da decenni il confronto più acceso delle Marche. Da un lato, Ascoli: città antica, di pietra e tradizione, orgogliosa del proprio passato. Dall’altro, San Benedetto del Tronto: dinamica, solare, affacciata sul mare, simbolo di modernità.

Due anime dello stesso territorio che, quando scendono in campo, si guardano con rispetto ma anche con un fuoco difficile da contenere. Dopo anni di assenza, il ritorno di questa sfida nel calendario calcistico ha riportato entusiasmo, ma anche preoccupazioni. Le autorità lo sanno bene: il derby Ascoli-Samb non è mai una partita qualunque.

L’intervento del Prefetto e lo schieramento straordinario

Alla luce di queste criticità, il Prefetto di Ascoli Piceno ha disposto un piano di sicurezza eccezionale. La parola d’ordine è prevenire.

Saranno impiegati militari e forze dell’ordine aggiuntive, in supporto alla polizia locale, per garantire il controllo dell’area intorno allo stadio, delle principali vie di accesso e delle stazioni ferroviarie.

Tra le misure adottate:

Chiusura del settore ospiti, per evitare contatti diretti tra le tifoserie.

Controlli capillari ai varchi d’ingresso, con identificazione e verifica dei biglietti nominativi.

Blocco delle trasferte organizzate, anche per i gruppi non ufficiali.

Presenza di pattuglie militari nei punti sensibili del centro storico e lungo le direttrici verso San Benedetto del Tronto.

Un dispositivo imponente che trasforma il giorno del derby in un vero banco di prova per la sicurezza pubblica.

Lo stadio “Del Duca” sotto osservazione

A preoccupare ulteriormente le autorità è la situazione strutturale dello stadio “Cino e Lillo Del Duca”, ancora interessato da lavori di ristrutturazione. Alcuni settori ridotti e la vicinanza tra tifoserie locali e zone cuscinetto impongono un controllo rigorosissimo, per evitare anche il minimo contatto che possa accendere la tensione.

Tra passione e prudenza

Nonostante tutto, la città vive questo appuntamento con emozione. Le strade si riempiono di bandiere, nei bar si parla solo di calcio, e la rivalità si trasforma — almeno per la maggior parte dei tifosi — in sana competizione sportiva.
Il messaggio delle istituzioni e dei club è chiaro: vivere il derby con orgoglio, ma nel rispetto delle regole.

Un evento che unisce, anche nella rivalità

Al di là delle misure di sicurezza e delle polemiche, il derby Ascoli-Sambenedettese resta uno dei simboli più autentici della passione calcistica marchigiana.

Racconta un territorio che si specchia nelle sue differenze, dove ogni gol diventa un’emozione condivisa e ogni incontro scrive una pagina di storia. La speranza è che questa sfida, sorvegliata e controllata, possa tornare a essere un giorno ciò che dovrebbe essere: una festa di sport e appartenenza.

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