27 Oct, 2025 - 13:59

Juve, Igor Tudor esonerato: un ottobre come nel 1969/70 dopo oltre 50 anni

Juve, Igor Tudor esonerato: un ottobre come nel 1969/70 dopo oltre 50 anni

La Juventus si è sempre contraddistinta dalle altre società per non aver mia esonerato a stagione incorso i propri allenatori e se proprio è stata costretta l'ha fatto in 126 di storia solo 8 volte. La nona ai danni di Igor Tudor è stata ufficializzata, oggi 27 ottobre 2025, pochi minuti fa.

Un annuncio questo che fa clamore non solo per l'evento in sè ma anche perché porta si porta dietro un dato particolare. Il tecnico croato è stato sollevato dall'incarico a ottobre e l'unico esonero nel mese di ottobre della Juventus prima di questo risale a più di 50 anni fa. 

Juve, Tudor esonerato a ottobre: l'unico precedente 50 anni fa

Igor Tudor il 27 ottobre 2025, riportando i bianconeri a un evento storico. L’ultimo allenatore bianconero ad essere sollevato dall’incarico nello stesso mese risale alla stagione 1969/70, quando Luis Carniglia lasciò la panchina dopo una serie di risultati deludenti.

In quell’annata, la Juventus affidò la squadra a Ercole Rabitti, che riuscì a chiudere il campionato al terzo posto in Serie A, portando una certa stabilità in rosa e mantenendo un livello competitivo, nonostante il cambio improvviso in panchina.

Cinquantacinque anni dopo, il club torinese si trova nuovamente davanti a una scelta drastica a ottobre, questa volta con Igor Tudor come protagonista.

Perché un esonero a ottobre è significativo

Esonerare un tecnico così presto nella stagione non è mai casuale. Nel calcio moderno, la pressione mediatica, le aspettative dei tifosi e l’urgenza di risultati immediati rendono ogni decisione delicata. 

L’esonero di ottobre della Juventus segnala una situazione in cui la dirigenza ha ritenuto necessario cambiare rotta prima che il campionato prendesse una piega definitiva.

Rispetto al 1969/70, oggi il contesto è molto diverso: la gestione dei tecnici è più rapida, la stampa segue ogni mossa e i social amplificano ogni momento di crisi. Tuttavia, il parallelo storico dimostra che anche in passato la Juventus non ha esitato a intervenire quando le prestazioni della squadra non erano all’altezza.

Dal passato al presente: le analogie

Il caso di Ercole Rabitti mostra come un cambio tecnico possa ridare equilibrio alla squadra. Nonostante le difficoltà iniziali, Rabitti portò la Juventus a chiudere la stagione in una posizione di prestigio. Allo stesso modo, la società odierna punta a trovare stabilità dopo l’addio di Tudor, cercando di ristabilire fiducia nei giocatori e tra i tifosi.

Le analogie con il passato sono sorprendenti: in entrambi i casi, ottobre si rivela un mese cruciale, capace di segnare l’andamento della stagione e di richiedere interventi decisi.

Implicazioni per la stagione e i tifosi

Per i tifosi, l’esonero di Tudor rappresenta un mix di delusione e speranza. La Juventus ha dimostrato nella sua storia di saper reagire nei momenti di difficoltà e di trasformare crisi in opportunità. 

La scelta di un nuovo tecnico a ottobre potrebbe segnare l’inizio di una nuova fase, con l’obiettivo di ritrovare equilibrio, identità di gioco e risultati importanti sia in Serie A sia nelle competizioni europee.

Juventus, ottobre storico

La Juventus torna a vivere un ottobre “storico”: un esonero precoce che non accadeva da oltre 50 anni, riportando la mente dei tifosi al 1969/70. La società ora ha davanti a sé la sfida di rinnovare la squadra e le strategie tattiche, dimostrando ancora una volta che la storia può ripetersi, anche se con nuove sfide e contesti moderni.

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