29 Oct, 2025 - 08:58

James Senese, che malattia aveva il jazzista?

James Senese, che malattia aveva il jazzista?

James Senese, storico sassofonista e cantante simbolo della scena musicale napoletana, è morto il 29 ottobre 2025 all’età di 80 anni, lasciando un vuoto profondo nel mondo della musica italiana e partenopea.

James Senese: causa della morte

La causa della sua morte risale a una grave infezione polmonare, conseguenza di una polmonite molto aggressiva che nei mesi precedenti aveva minato irrimediabilmente la sua salute già compromessa da anni di dialisi periodiche.​

La malattia: polmonite e complicazioni

Senese era stato ricoverato d’urgenza nella notte tra il 24 e il 25 settembre 2025 presso l’ospedale Cardarelli di Napoli.

Fin dai primi momenti, le condizioni dell’artista sono apparse critiche: la polmonite ha rapidamente aggravato il quadro clinico di Senese, già reso fragile dalla necessità di sottoporsi regolarmente a dialisi per problemi renali cronici.

La combinazione tra infezione polmonare e insufficienza renale ha reso estremamente complessa la gestione dei suoi parametri vitali, tanto da costringerlo al ricovero in terapia intensiva per tutta la durata della degenza.​

Le sue condizioni, purtroppo, sono peggiorate con il passare delle settimane, fino al decesso avvenuto la mattina del 29 ottobre. L’infezione, risultata particolarmente aggressiva e resistente ai trattamenti, si è rivelata fatale nonostante l’impegno costante dell’équipe sanitaria che lo seguiva.​

Un gigante del Neapolitan Sound

Nato a Napoli il 6 gennaio 1945 da madre napoletana e padre afroamericano, James Senese ha saputo veicolare nelle sue opere una straordinaria fusione di jazz, funk e tradizione partenopea.

È stato fondatore di gruppi leggendari come The Showmen e Napoli Centrale e collaboratore storico, nonché grande amico, di Pino Daniele. La sua cifra stilistica lo ha reso uno degli interpreti più importanti del cosiddetto “Neapolitan Power”, un movimento culturale-musicale che ha rivoluzionato la musica italiana tra gli anni ‘60 e ‘70.​

Senese non era solo un musicista: per Napoli e per l’intera scena musicale nazionale è stato un simbolo d’integrazione, passione, militanza artistica e impegno sociale. Con il suo sax ha raccontato le contraddizioni e la vitalità della città, componendo colonne sonore indelebili della storia musicale italiana.​

Gli ultimi giorni e il ricordo degli amici

Numerosi colleghi, tra cui Enzo Avitabile, Nino D’Angelo e Tullio De Piscopo, lo hanno visitato durante settimana della malattia e gli hanno reso omaggio con parole di grande affetto e stima.

La comunità musicale e il pubblico italiano hanno seguito con apprensione il decorso della sua malattia, fino al triste epilogo annunciato proprio dagli amici più stretti.​

Senese se ne va lasciando un’eredità immensa: la sua voce, il suo sax, e la forza vitale della sua musica resteranno patrimonio indelebile della cultura napoletana e italiana.

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