Durante un intervento al ministero della Difesa russo, Vladimir Putin ha ribadito la determinazione di Mosca a raggiungere i propri obiettivi in Ucraina, alternando aperture diplomatiche a toni duri sul piano militare. Le sue dichiarazioni, accompagnate da attacchi ai leader europei, arrivano mentre proseguono i negoziati internazionali su un possibile piano di pace, ancora segnato da profonde divergenze.
Il presidente russo, Vladimir Putin, durante un intervento all'incontro annuale con il ministero della Difesa, il 17 dicembre 2025, ha attaccato i leader europei definendoli “porcellini”.
Putin ha ribadito che la Russia intende raggiungere i propri obiettivi territoriali in Ucraina sia attraverso mezzi diplomatici sia, se necessario, ricorrendo alla forza militare.
Il leader russo ha affermato che gli obiettivi di quella che Mosca definisce la sua “operazione militare speciale” saranno raggiunti “incondizionatamente”.
"Se non vogliono una discussione sostanziale", ha dichiarato, "allora la Russia libererà le sue terre storiche sul campo di battaglia".
Nel mese di novembre, gli Stati Uniti hanno presentato un piano composto da 28 punti per porre fine alla guerra in Ucraina. Mentre il conflitto si avvicina al quarto anno di combattimenti, i colloqui sul piano americano proseguono.
L’attuale versione del documento è stata ridotta a 20 punti ma permangono profonde divergenze tra le parti su una serie di questioni cruciali, tra cui le garanzie di sicurezza robuste per Kiev e le rivendicazioni territoriali di Mosca. In particolare, la Russia chiede all’Ucraina di rinunciare al controllo totale delle regioni di Donetsk e Luhansk.
Nel suo discorso, il leader russo ha dichiarato che la precedente amministrazione americana, sotto la guida di Joe Biden, aveva "deliberatamente orientato la situazione verso un conflitto armato". Secondo Putin, Washington riteneva che la Russia potesse essere indebolita o persino annientata in breve tempo.
"La Russia ha dimostrato la sua fermezza nell’economia, nella finanza, nella situazione politica interna della società e nell’ambito della capacità di difesa", ha affermato Putin.
Putin non ha risparmiato i leader europei, accusandoli di essersi uniti all’amministrazione Biden.
Le dichiarazioni di Putin sono arrivate mentre i recenti colloqui sul piano americano, tenutisi il 14 e il 15 dicembre, hanno prodotto alcuni passi avanti, seppur non decisivi, verso un futuro accordo. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, gli inviati del presidente americano e i leader europei hanno discusso il piano.
Nonostante il cauto ottimismo emerso al termine degli incontri, restano forti dubbi sulla disponibilità di Putin a concedere compromessi su punti chiave.
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