Lo scrittore
Bonaventura Tecchi l’aveva denominata la
"
Città che muore". E questo
antichissimo borgo sorge infatti su un
colle di
tufo alto 443 metri, sottoposto a una continua e inesorabile erosione. Il colle è circondato dalla
valle dei Calanchi, sorta di creste d’argilla, anch'esse vittime di erosione. L’antico borgo di Civita, di una bellezza incomparabile, è
accessibile soltanto
a piedi, attraverso un lungo
ponte di cemento in
salita.
Civita, in provincia di Viterbo ma vicinissima all'Umbria, dista circa 1 chilometro da
Bagnoregio, che anticamente ne costituiva un quartiere, chiamato
Rota. Nel
1695 un
terribile terremoto divise per sempre Civita da Bagnoregio e l’abitato cominciò a
spopolarsi. Il colpo di grazia, però, arrivò nel
1764 con il
crollo di altre porzioni. Da fiorente e antico centro (si pensi che la zona è abitata fin dall’epoca villanoviana, IX secolo a.C), Civita
iniziò così il suo inesorabile
declino, diventando un
umile borgo semiabbandonato. Ma la fortuna e la fama di Civita, oggi, si devono proprio a queste sciagure, che ne hanno reso
immortale e
senza tempo il
fascino.
Per arrivare a Civita, bisogna dunque percorrere un ponte di cemento, lungo 300 metri.
Si entra nella cittadina attraverso la scenografica
Porta Santa Maria, attribuita dalla tradizione al
Vignola. Superata la porta c’è una prima suggestiva piazzetta, circondata da palazzi signorili e case più modeste. Procedendo, si arriva a
Piazza San Donato, resa caratteristica perché al posto della pavimentazione ha un
terriccio, che dà la sensazione di essere piombati indietro nel tempo, al Medioevo. Sarà bello passeggiare tra gli stretti
vicoli del borgo, ammirando i caratteristici
cortili, le piazzette e le case medievali. Sporgendosi dalle mura è possibile godere del
suggestivo panorama sulla Valle dei Calanchi. Da non perdere la visita alla
Grotta di San Bonaventura, un’antica tomba a camera etrusca, posta a balcone su
Civita e a strapiombo sulla valle, dove
San Bonaventura, da piccolo, sarebbe stato guarito da una grave malattia da
San Francesco.
Civita di
Bagnoregio è un borgo da non perdere. All’interno ospita
bar,
Bed and Breakfast,
tipiche trattorie e
ristoranti, tutti
a buon prezzo.