01 Nov, 2025 - 10:27

Juventus 128 anni di storia: come è nata e come si è evoluta la Vecchia Signora

Juventus 128 anni di storia: come è nata e come si è evoluta la Vecchia Signora

Il 1° novembre 1897, in una Torino ancora in piena trasformazione industriale, nasceva una leggenda: la Juventus Football Club.

Fondata da un gruppo di studenti del liceo Massimo D’Azeglio, tra questi i fratelli Canfari, la squadra iniziò la sua storia con una semplice passione: quella per il calcio, allora sport d’élite e ancora lontano dall’essere popolare.

Oggi, 128 anni dopo, la Vecchia Signora rappresenta un modello di tradizione, vittorie e identità sportiva riconosciuto in tutto il mondo.

Le origini: una squadra nata sui banchi di scuola

Il nome “Juventus”, scelto per evocare la giovinezza e la speranza, fu il punto di partenza di un’avventura destinata a cambiare per sempre la storia del calcio italiano.

La prima sede era poco più di una panchina in corso Re Umberto, dove i ragazzi si riunivano per discutere di tattiche e sogni.

La maglia, inizialmente rosa con fiocchetto nero, divenne presto bianconera grazie a una spedizione di casacche arrivate dall’Inghilterra — un dettaglio che oggi è leggenda.

Dall’epoca Agnelli ai primi trionfi

L’ingresso della famiglia Agnelli negli anni ’20 segnò la nascita della Juventus moderna. Sotto la guida di Edoardo Agnelli, il club iniziò a strutturarsi come una vera società sportiva, vincendo cinque scudetti consecutivi tra il 1931 e il 1935.
Fu in quegli anni che la Juve divenne sinonimo di stile, eleganza e disciplina, qualità che avrebbero definito il suo DNA per sempre.

L’espansione europea e gli anni della gloria

Tra gli anni ’70 e ’80 la Juventus divenne una potenza mondiale. Con campioni come Platini, Boniek, Tardelli e Scirea, sotto la guida tecnica di Giovanni Trapattoni arrivarono le coppe internazionali.

La Juventus fu il primo club a vincere per prima le tre Coppe europee, Coppa UEFA, Coppa Campioni, Coppa Coppe, e a guadaganrsi oltre che il rispetto dei club europei anche il riconoscimento ufficiale della UEFA. 

In questi anni si consolidò anche il legame indissolubile tra squadra e tifosi: un popolo bianconero che, ovunque nel mondo, si riconosceva nello stesso grido — Fino alla Fine.

A metà degli anni novanta dopo un digiuno di circa 9 anni tornò ad essere la "Signora omicidi": sotto la guida di Marcello Lippi vinse tutto quello che c'era da vincere in Italia e in Europa fino ad arrivare sul tetto del Mondo con la conquista della Coppa Intercontinentale. 

A cavallo tra la fine degli anni novanta e gli inizi degli anni 2000 fu protagonista di atre vittorie, ma un evento causato intenzionalmente a tavolino, da avversari frustrati dal non riuscire a vincere mai, cambiò la rotta della sua storia calcistica per alcuni anni. 

Dalle tempeste alla rinascita

Il nuovo millennio portò dopo i successi anche delle ferite. Dopo il dramma di Calciopoli (2006) e la retrocessione in Serie B, la Juventus non si arrese. 

Con Antonio Conte prima e Massimiliano Allegri poi, il club risalì fino a conquistare nove scudetti consecutivi — un record nella storia italiana.

Questo periodo consolidò l’immagine della Juve come squadra resiliente, capace di rinascere più forte di prima, trasformando ogni caduta in una lezione.

La Juventus di oggi: tradizione e innovazione

Nel 2025 la Juventus è una società globale, con una visione moderna e una forte identità italiana. L’attenzione verso i giovani, l’investimento nel settore femminile e la crescita del brand Juventus nel mondo digitale raccontano una squadra che evolve senza dimenticare le proprie radici.

Dal nuovo Allianz Stadium alla Juventus Next Gen e alla Juventus Women, la Vecchia Signora continua a guardare al futuro, mantenendo vivo il suo spirito originario: vincere con stile.

128 anni di passione bianconera

Oggi, celebrare 128 anni di Juventus significa onorare una storia fatta di uomini, valori e vittorie. Dalla panchina di corso Re Umberto ai palcoscenici internazionali, la Vecchia Signora è diventata molto più di una squadra: è un simbolo di tenacia, eleganza e orgoglio italiano.

E mentre il mondo cambia, una cosa resta immutata: la Juventus non smette mai di reinventarsi sempre e soltanto sotto un'unica proprietà, quella della famiglia Agnelli.

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