Daniele Pradè non è più il ds della Fiorentina. Colpo di scena alla vigilia della partita di campionato contro il Lecce, con il club viola che ha comunicato l'addio del direttore sportivo. La sua storia con la viola si chiude dopo sei anni di lavoro, segnati da momenti positivi e altri più complicati.
Il dirigente romano, già protagonista di un primo ciclo durato quattro anni, ha pagato il pessimo avvio di stagione e ha scelto di farsi da parte. Il club toscano sta già riflettendo sul suo sostituto e nelle ultime ore ha preso quota l’ipotesi Paolo Maldini.
La Fiorentina si è già messa al lavoro per trovare il nuovo direttore sportivo. Il presidente Rocco Commisso sa bene quanto questa figura sia decisiva per rilanciare il progetto tecnico dei viola. Al momento il nome in cima alla lista dei desideri è quello di Paolo Maldini, ex bandiera del Milan che ha convinto nel ruolo di direttore tecnico.
Dopo la fine del rapporto lavorativo con i rossoneri (arrivato a giugno 2023), Maldini è sparito dai radar ma ha sempre espresso la volontà di tornare protagonista in un ruolo dirigenziale. Commisso lo stima da tempo e lo considera l’uomo giusto per riportare entusiasmo e ambizione a Firenze, dove la piazza chiede risposte immediate.
Pradè, romano classe 1967, ha legato il suo nome alla Fiorentina sin dal primo incarico del 2012, tornando poi nel 2019 per un secondo ciclo di sei stagioni. Il bilancio si è chiuso in positivo, con il suo operato che ha permesso alla Fiorentina di competere in Italia e in Europa. Le dimissioni erano nell’aria ma i tifosi non pensavano che potessero essere così imminenti.
L’addio di Pradè non cambia la situazione di Stefano Pioli. Il tecnico della Fiorentina resta in bilico e molto dipenderà dal risultato della sfida contro il Lecce. I viola sono in grande difficoltà e la squadra ha bisogno di punti per muovere la classifica e dare un segnale di rinascita.
Se Pioli non riuscirà a dare una scossa immediata, il suo futuro sarà lontano da Firenze. Una situazione a dir poco delicata, con il margine d'errore che sembra essere davvero minimo.
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