02 Nov, 2025 - 11:36

Crisi Fiorentina: partenza shock con Pioli, nemmeno nel 1992-93 era andata così male quando lui era calciatore

Crisi Fiorentina: partenza shock con Pioli, nemmeno nel 1992-93 era andata così male quando lui era calciatore

La Fiorentina 2025-26 è ufficialmente in crisi. Dopo nove giornate di Serie A, i numeri raccontano un avvio drammatico: zero vittorie, quattro pareggi e cinque sconfitte. Una media da retrocessione che riporta la mente dei tifosi viola ai momenti più bui della storia del club.

Ironia della sorte, sulla panchina viola oggi c’è Stefano Pioli, che trentatré anni fa, nella stagione 1992-93, era proprio un giocatore della Fiorentina. Quell’anno, la squadra retrocesse sul campo nonostante un inizio di stagione molto migliore dell’attuale. Oggi, con Pioli allenatore, la storia sembra ripetersi — ma in versione ancora più dura.

Pioli e la crisi della Fiorentina: confronto 2025-26 vs 1992-93 

Il parallelo con la stagione 1992-93 è impietoso. Allora, la Fiorentina con Stefano Pioli giocatore partì bene, con risultati incoraggianti e un attacco capace di entusiasmare i tifosi. Ecco il confronto diretto tra le prime 9 giornate di quei due campionati:

STAGIONEVITTORIEPAREGGISCONFITTEGOL FATTIGOL SUBITIPUNTI
1992/1993 con Pioli giocatore531271818

2025/26 con Pioli alleantore

0456174

Nel 1992-93 la Fiorentina partì con entusiasmo: goleade come il 7-1 all’Ancona o il 4-0 alla Sampdoria infiammavano il “Franchi”. Oggi, invece, lo stesso stadio assiste a un inizio di stagione spento, segnato da un attacco sterile e da una difesa distratta.
La Fiorentina ha realizzato appena sei gol in nove partite, subendone quasi tre volte tanti.

Pioli, da difensore a tecnico: il fantasma del passato

Stefano Pioli conosce bene cosa significa vivere un momento buio a Firenze. Da calciatore, fu protagonista involontario della retrocessione del 1992-93. Oggi, da allenatore, rischia di rivivere quel trauma in panchina.

Pioli è tornato alla Fiorentina per dare identità, organizzazione e mentalità, ma l’inizio della sua nuova avventura è stato un shock totale.

La squadra non gira, i nuovi acquisti non si sono ancora inseriti, e le idee tattiche faticano a tradursi in risultati.
C’è chi lo difende — ricordando che anche al Milan le sue stagioni migliori erano partite in salita — e chi, invece, invoca già un cambio di rotta netto.

Le cause della crisi

La Fiorentina 2025-26 sembra intrappolata in un mix pericoloso di limiti tecnici e mentali.

  • Gioco prevedibile: la manovra è lenta e poco incisiva, con pochi movimenti senza palla e nessuna sorpresa negli ultimi 30 metri.
  • Mercato sottotono: gli addii pesanti non sono stati compensati. I nuovi innesti non hanno inciso e l’attacco è privo di un vero leader.
  • Mentalità fragile: ogni gol subito pesa come un macigno. La squadra non reagisce, e i segnali di compattezza sembrano svaniti.

Il risultato è una Fiorentina smarrita, lontana parente di quella aggressiva e verticale che i tifosi avevano imparato ad apprezzare.

Il fantasma del 1992-93

Nel 1992-93 la Fiorentina partì bene, poi crollò nel girone di ritorno fino alla retrocessione. Quella squadra aveva carattere, ma mancava di equilibrio.

Oggi la situazione è quasi speculare: la Fiorentina non ha mai trovato un inizio convincente e naviga in acque pericolose fin da subito.

La differenza, però, è che oggi la Serie A è molto più competitiva. Con un rendimento così basso, la squadra viola rischia di trovarsi ultimo posto reale già a novembre.

Il paradosso del Franchi: da bolgia a silenzio

Nel 1992-93, il Franchi era un vulcano. Pioli scendeva in campo accanto a Batistuta, Effenberg e Rui Costa, in una squadra che alternava spettacolo e disastri difensivi, ma che sapeva accendere i tifosi.
Oggi, invece, il Franchi è avvolto dal silenzio e dalla delusione. Le tribune mugugnano, e l’entusiasmo si è trasformato in frustrazione.

Il pubblico viola, sempre passionale e fedele, comincia a perdere la pazienza. L’amore per la maglia resta, ma la fiducia nella squadra, nel prsidente e nell'allentore vacilla. Lo si evince dai commenti sui social.

In uno di questi si legge: "Un anno fa esatto vincevamo a Genova. Pochi giorni dopo a Torino. Non si dormiva la notte per aspettare la partita della Fiorentina. Oggi le rovine,lo scempio,lo sfacelo. Grazie a chi ha reso possibile ciò.PRADÈ,PIOLI E TUTTI I BUFFONI CHE VI HANNO SOSTENUTO OSTEGGIANDO PALLADINO"

L’umore dei tifosi: Firenze è stanca di soffrire

A Firenze l’umore è nero. I tifosi chiedono risposte, la stampa locale parla di “crollo tecnico e motivazionale”, e sui social il nome di Pioli è diventato un bersaglio facile.

Molti ricordano con amarezza che, da calciatore, anche lui visse un periodo di grande difficoltà con la maglia viola. “La storia si ripete, ma stavolta serve una svolta”, scrivono in molti.

Non è solo una questione di risultati: è la mancanza di identità, di orgoglio e di ritmo che fa più male al

LEGGI ANCHE
LASCIA UN COMMENTO

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono contrassegnati con *

Sto inviando il commento...