03 Nov, 2025 - 10:44

Le Crete senesi dell’Armata Brancaleone insidiate dalle pale eoliche

Le Crete senesi dell’Armata Brancaleone insidiate dalle pale eoliche

Le Crete senesi diventarono note al grande pubblico nel 1966 con il film “L'armata Brancaleone” diretto da Mario Monicelli, con Vittorio Gassman, Catherine Spaak e Gian Maria Volontè protagonisti. Una delle pellicole più note della commedia italiana e tra i capolavori del regista fece conoscere agli italiani un territorio dal sapore lunare, unico nel suo genere, popolato da pochi contadini e da qualche pastore sardo che era arrivato in Continente e si era stabilito in poderi che sembravano ruderi. Poi arrivò Tv7 di Emilio Ravel con un servizio sulla scuderia di Leonardo Viti detto Canapino, a quel tempo uno dei più noti fantini del Palio di Siena. Qualche anno dopo si fermò da quelle parti anche Andrea De Gortes detto Aceto, vincitore di quattro carriere in Piazza del Campo, oggi custode del museo a lui dedicato nel cuore di Asciano, la capitale delle Crete.

Nel 1966 in questa terra lunare Mario Monicelli girò un film di grande successo

Ma quella terra ora è insidiata da un progetto di parco eolico che prevede dieci generatori lungo una linea di 10 chilometri nelle Crete Senesi collegati da un cavo interrato. Sono decine le osservazioni che sono state presentate nel portale del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. “Tra le preoccupazioni figura l’impatto paesaggistico – afferma il Comune di Asciano – perché le turbine modificherebbero in modo irreversibile il profilo visivo delle Crete, un’area riconosciuta per la sua bellezza naturale e storica”. I cittadini si sono organizzati in un comitato, in parlamento è stata depositata un’interrogazione, i partiti senesi si sono mobilitati. Tutti contro. E’ sceso in pista, è il caso di dire, anche un ex fantino plurivittorioso del Palio, Silvano Vigni detto Bastiano. E’ nato e cresciuto qui e nelle Crete, a Vescona, è la sua azienda agricola e agrituristica. In quelle strade, in una curva dell’antica via Lauretana, il 12 agosto 1983 morì in un incidente stradale Artemio Franchi, uno dei più grandi dirigenti del calcio mondiale e in quel periodo capitano della contrada della Torre. In quella curva maledetta c’è un piccolo monumento che lo ricorda. Le pale eoliche se installate copriranno anche la memoria.

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