Quando rientra LeBron James dall'infortunio? L'NBA attende il recupero del King

LeBron James è fermo ai box da diverse settimane e il suo recupero continua a tenere in ansia i tifosi dei Los Angeles Lakers. Nonostante la squadra stia attraversando un momento positivo, il tecnico JJ Redick non vede l’ora di riabbracciare in campo il suo fuoriclasse. 

A quasi 40 anni, il campione di Akron continua a essere il punto di riferimento della franchigia californiana. La sua assenza pesa ma la speranza è di poterlo schierare dal primo minuto al più presto. Ma quando rientrerà LeBron James dall’infortunio? Scopriamo gli aggiornamenti sull'infortunio.

Rientro LeBron James: ecco quando può tornare

Il 9 ottobre, al momento dell’infortunio, la prognosi per LeBron James parlava di circa tre settimane di stop. L’infiammazione al nervo sciatico, però, ha imposto grande cautela. Lo staff medico dei Lakers ha preferito non forzare i tempi per evitare ricadute, scegliendo la strada della prudenza. Il giocatore è valutato di giorno in giorno e la sensazione è che il ritorno in campo possa avvenire intorno alla metà di novembre.

LeBron sta seguendo un programma personalizzato di recupero e il club non ha intenzione di correre rischi. Nelle prossime settimane i Lakers saranno impegnati in una lunga serie di trasferte, tra cui le sfide del 14 novembre a New Orleans e del 15 a Milwaukee. L'obiettivo di LeBron è tornare nella sfida interna del 18 novembre contro gli Utah Jazz: è quella la data da cerchiare in rosso per i tifosi, impazienti di rivederlo al cento per cento. 

I Lakers continuano a volare

I Lakers stanno vivendo un ottimo momento nonostante l’assenza del loro leader. La squadra di JJ Redick ha conquistato tre vittorie consecutive contro Minnesota, Memphis e Miami, mostrando solidità e grande spirito di gruppo.

Merito anche di Luka Doncic e Austin Reaves, autori di 55 punti totali nell'ultima apparizione alla Crypto.com Arena di Los Angeles. Le soluzioni offensive non mancano, ma è chiaro che il rientro di LeBron James porterebbe maggiore esperienza e pericolosità a una squadra in costante crescita.