04 Nov, 2025 - 16:58

San Galgano punta a diventare patrimonio dell’Unesco ma c’è troppa incuria

San Galgano punta a diventare patrimonio dell’Unesco ma c’è troppa incuria

Un mucchio di terra circondato da transenne biancorosse, scavi parzialmente coperti da teli e tante erbacce, il cantiere per la nuova biglietteria abbandonato, cartelli stradali scoloriti o resi invisibili da adesivi appiccicati mostrano e sottolineano tanta trascuratezza. Eppure siamo a ridosso dell’abbazia di San Galgano, nel comune di Chiusdino in provincia di Siena. Quella maestosa semplicità, che attrae migliaia di visitatori anche per la particolarità del monumento senza il tetto, sembra scomparsa. 

Per le celebrazioni del Giubileo 2025 la Fondazione San Galgano e l’amministrazione comunale di Chiusdino hanno fatto collocare una croce in acciaio inox lucidato alta sette metri accanto all’abbazia e cinque voluminose opere all’interno della stessa dell’artista italo-albanese Helidon Xhixha. L’autore è di fama internazionale, garantisce la fondazione presieduta da Andrea Conti, ma anche sotto i quadri di Picasso è scritto il nome dell’autore. Sotto la croce e le altre opere no. Sono state cancellate dal vento e dalla pioggia? Si sono staccate? Le opere sono state collocate a metà aprile e il 30 settembre la mostra temporanea doveva essere smantellata, secondo il programma. E’ stata prorogata?

Cantiere abbandonato, scavi archeologici coperti da teli ed erbacce

Troppa incuria da quando San Galgano è gestito da una fondazione. Andava meglio quando quella maestosa semplicità o, se preferite, quella semplicità maestosa era governata in maniera artigianale, quasi familiare. Occorre prestare attenzione e vigilare perché proprio con le carestie prima e l’incuria poi iniziò il deperimento dell’abbazia che portò allo smantellamento del tetto e poi, il 22 gennaio del 1786, al crollo del campanile già lesionato. Non vorremmo una data gemella per questa chiesa, sconsacrata nel 1789, e autentico gioiello della spiritualità che la fondazione vorrebbe patrimonio dell’Unesco ma se queste sono le premesse la via sarà lunga e tortuosa, più delle strade con tante curve che si percorrono per arrivare all’abbazia.

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