Sono passati cinque anni dalla scomparsa di Alessandro Venturelli, avvenuta a Sassuolo, in provincia di Modena, il 5 dicembre 2020.
Dietro la lunga ricerca di Alle, come affettuosamente lo aveva soprannominato tempo addietro Roberta Carassai, madre del giovane, c’è un gruppo di professionisti pronti ad aiutarla e sostenerla nelle difficoltà legate al caso e alla quotidianità.
Una di queste figure è Marc Jean Di Maggio, di professione cercatore di persone svanite in circostanze misteriose, ipnoterapista e, ad oggi, una vera rete di sicurezza per il genitore.
Tag24 lo ha intervistato in un’esclusiva video-intervista, nella quale ha raccontato parte della sua formazione e del suo attuale lavoro.
“Nel 2017 è accaduto qualcosa che ha cambiato completamente il corso della mia vita: mia madre è stata tragicamente uccisa da suo marito,” racconta Di Maggio.
“All’inizio sono rimasto scioccato, travolto da un dolore difficile anche solo da comprendere. Poi, con il tempo, ho provato una sensazione inaspettata di sollievo. È stato proprio quel momento a spingermi verso una profonda riflessione interiore", sottolinea.
“Ho capito che dovevo accettare la sua morte e imparare a mantenere la sua presenza dentro di me, non più in modo terreno, ma spirituale".
"Da lì è iniziato il mio percorso nella meditazione, nell’ipnosi e nella ricerca di persone scomparse, che oggi mi permette di aiutare le persone che attraversano situazioni di profonda sofferenza.”
Si precisa che le informazioni raccolte in questo articolo sulla scomparsa dell’uomo provengono da una comunicazione diretta tra Tag24 e il consulente della famiglia Venturelli.
“Nostos nasce dall’impegno congiunto di Roberta Carassai, madre del venticinquenne scomparso, e mio e di Claudio Falleti, rispettivamente vice presidenti dell’associazione.”
“Sentiamo la necessità di cambiare il modo di intendere la ricerca verso questi ragazzi. La verità è che nessuno li cerca davvero, diciamocelo chiaramente.”
“Io e la mamma di Alle siamo partiti diverse volte per la Romania; in due di queste occasioni eravamo insieme sul campo,” spiega.
“Quando andammo al Consolato, ci fu spiegato dalle autorità rumene che non era di loro competenza occuparsi della ricerca di persone scomparse”.
Il lavoro di Marc Di Maggio rappresenta certamente una novità per l’Italia, in quanto cercatore di persone scomparse.
Inoltre, è un ipnoterapeuta certificato, specializzato in Life Between Lives (LBL) e Past Life Regression (PLR).
Ha utilizzato in più occasioni l’ipnosi e ha aiutato Roberta a intraprendere un percorso mirato al suo equilibrio psico-fisico, affrontando interviste, ricerche e le difficoltà del presente.
Attualmente ha scritto un nuovo libro, “Oltre quel pensiero”, nel quale alcuni passaggi sono dedicati alla tematica delle persone scomparse, degli invisibili.
Mentre negli Stati Uniti la creazione di un team dedicato alle persone scomparse, a cura delle autorità, è un progetto già avviato e consolidato, in Italia la situazione è diametralmente opposta.
Di Maggio, a più riprese, ha proposto la nascita di due squadre della Polizia dedicate a questo delicato obiettivo.
La prima dovrebbe intervenire non appena scatta la denuncia di sparizione; la seconda, invece, operare a lungo termine, nel corso del tempo e, nel peggiore dei casi, degli anni.
Una proposta condivisa da numerose famiglie che, ogni giorno, attendono di avere notizie e di potersi finalmente ricongiungere al proprio caro.
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