Sono passati quasi due mesi dalla scomparsa di Gianni Pittui, avvenuta a Ploaghe, in provincia di Sassari, il 14 settembre 2025.
L’uomo si era allontanato da una struttura sanitaria dove avrebbe dovuto sottoporsi a un’operazione.
È uscito dall’ospedale e non vi ha fatto più ritorno: è l’inizio di un incubo per i familiari, il cui unico desiderio è poterlo riabbracciare al più presto.
La denuncia di scomparsa è stata regolarmente presentata alle autorità e le ricerche sono ufficialmente in corso.
Tag24 ha intervistato in esclusiva la nipote del settantacinquenne per ricostruire insieme i punti salienti di questa drammatica vicenda.
«Gli operatori del posto sostengono che mio zio abbia saltato una finestra alta un metro e mezzo» – racconta la nipote.
«Diciamo però che le sue condizioni di salute, unite al fatto che avesse una stomia, lasciano pensare che possa essere uscito dalla porta di servizio».
«Le telecamere lo hanno ripreso intorno alle 9:25: ha percorso per un po’ di strada, all’incirca un chilometro e mezzo in sedici minuti, prima di arrivare al luogo del filmato».
«È stato ripreso lungo un marciapiede che portava alla stazione di Ploaghe» – prosegue la donna.
«Sicuramente lui è partito con l’intento di allontanarsi quanto prima dall’ospedale. Inoltre, il giorno della sua scomparsa, da lì non è passato alcun treno».
«Si è dedotto per esclusione che non abbia preso alcun treno, bensì che si sia spostato a piedi nelle zone di campagna o in aree limitrofe».
«Conosceva bene quei luoghi: andava spesso a cercare lumache e funghi, conosceva bene il territorio e abbiamo pensato che il suo allontanamento fosse volto a raggiungere Florinas».
«Sono passati quasi due mesi dalla scomparsa di mio zio e la speranza che possa star bene non ci abbandona».
«Tra le varie ipotesi, abbiamo pensato che qualcuno, magari una persona anziana, in buona fede possa avergli offerto ospitalità».
«Forse in campagna, un anziano che non guarda, ad esempio, la televisione, fuori dal mondo».
«Chiediamo a tutti di avere occhi e orecchie aperte e di aiutarci a ritrovare zio quanto prima» – conclude.
"Se lo vedete per strada, chiamate tempestivamente il servizio d’emergenza al 112, sottolineando di essere a conoscenza della situazione, e contattate anche il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi al +39 388 189 4493", conclude.
Quando un familiare scompare, come nel caso di Gianni Pittui, oltre alle ricerche ufficiali ci si può affidare al supporto di associazioni specializzate.
Il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV, è attivo 24 ore su 24, tutti i giorni, offrendo ai parenti delle persone scomparse sostegno logistico, investigativo, legale e psicologico.
Il suo intervento, in stretta collaborazione con le autorità, può rivelarsi determinante per riportare a casa chi è disperso.
L'associazione è disponibile mediante messaggistica istantanea su WhatsApp, telefonicamente e sui profili social dell'ente no-profit.

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