Lenny Wilkens, una leggenda vivente della NBA, ci ha lasciati all’età di 88 anni. La sua carriera, sia come giocatore sia come allenatore, ha lasciato un segno indelebile nel mondo del basket.
Tre volte inserito nella Basketball Hall of Fame — come giocatore, allenatore e assistente del celebre Dream Team olimpico del 1992 — Wilkens ha incarnato dedizione, talento e leadership. La sua scomparsa rappresenta una grande perdita per gli appassionati e per tutta la comunità NBA.
La famiglia ha reso noto che Wilkens è morto circondato dall’affetto dei suoi cari, senza però specificare la causa esatta del decesso. Non sono ancora disponibili dettagli ufficiali sulle circostanze della sua morte. Considerata l’età avanzata, si ipotizza che sia venuto a mancare per cause naturali, anche se non ci sono conferme ufficiali.
Wilkens ha vestito le maglie di St. Louis Hawks, Seattle Supersonics, Cleveland Cavaliers e Portland Trail Blazers durante 15 stagioni in NBA, conquistando 9 convocazioni all’All-Star Game.
Dopo il ritiro dai parquet, ha intrapreso con successo la carriera da allenatore, portando i Seattle Supersonics al loro unico titolo NBA nel 1979. Con 2.487 partite guidate e 1.332 vittorie complessive, rimane uno dei coach più vincenti della storia della lega.
Lenny Wilkens ha lasciato un’impronta anche oltre il campo da gioco, diventando un simbolo di integrità, saggezza e leadership, e un punto di riferimento per il basket negli Stati Uniti e nel mondo.
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