È passato un anno dalla scomparsa di Gennaro Fiscarelli, avvenuta il 5 ottobre 2025 a Cerignola, in provincia di Foggia.
Da quel momento, la vita di un genitore si è cristallizzata per sempre al giorno in cui non ha più avuto notizie dell’amato figlio.
L’allora trentaduenne era uscito con gli amici per partecipare alla “Notte Bianca dello Sport”, ma da quella notte tutto è cambiato per sempre.
Il giorno successivo, l’auto con cui il ragazzo era uscito è stata ritrovata carbonizzata in una campagna, con all’interno soltanto pochi effetti personali.
Per la madre, in città qualcuno sa cosa sia realmente accaduto al figlio, ma per paura, omertà o forse soltanto senso di colpa, nessuno ha mai parlato.
Tag24 ha intervistato in esclusiva Giuseppina, madre di Gennaro, per ricostruire insieme i punti salienti di questa drammatica vicenda.
Si precisa che le testimonianze riportate in questo articolo sulla scomparsa del ragazzo derivano da una comunicazione diretta tra Tag24 e la madre di Gennaro Fiscarelli.
“Gennaro è scomparso dopo avermi salutata. Avevamo discusso perché mi chiedeva piccole somme di denaro per uscire, come accade in tutte le famiglie”, spiega il genitore.
“Successivamente ha preso la mia automobile, come di consueto, ed è andato via per raggiungere i suoi amici”.
“Quella è stata l’ultima volta che ho visto mio figlio. Non avrei mai potuto immaginare che potesse accadere qualcosa del genere”, prosegue.
“Sono andata a dormire e, al mattino seguente, ho scoperto che Gennaro non era nel suo letto, nella sua stanza da letto...”, specifica.
“Le mie amiche, così come io stessa, abbiamo pensato semplicemente che avesse fatto tardi, come tutti i ragazzi della sua età, e che avesse dormito altrove, magari da qualche coetaneo”.
“Nel pomeriggio di quella stessa domenica, ho scoperto che la mia automobile era stata ritrovata carbonizzata, ma nessuno mi aveva avvertito dell’accaduto”.
“Ho chiamato ripetutamente il cellulare di mio figlio, per poi scoprire che si trovava a circa cento metri dalla mia vettura”.
“È un silenzio tombale in città, nessuno parla... Gennaro era conosciuto da tutti, aveva tanti ‘amici’ eppure tutto tace”, prosegue.
“Il sindaco ha affisso un manifesto dedicato a mio figlio: lo ringrazio naturalmente, ma abbiamo bisogno di un interesse maggiore, di trovare risposte”.
“Forse c’è chi non parla per senso di colpa, per codardia, pur sapendo di aver fatto del male a un bravo ragazzo”.
“Vi chiedo, anche in forma anonima, di fornirmi le coordinate del suo possibile corpo; datemi la possibilità, almeno, di piangerlo e di dargli una degna sepoltura”, conclude.
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