18 Nov, 2025 - 17:25

“Adagio” come finisce e dove è stato girato? Il significato del film di Sollima

“Adagio” come finisce e dove è stato girato? Il significato del film di Sollima

Nell'ultima scena di Adagio (2023), il protagonista Vasco, un carabiniere corrotto, e Manuel si ritrovano alla stazione Tiburtina, in una Roma avvolta nel caos, tra incendi e blocchi. 

Uno dei momenti più emozionanti è la sparatoria in cui muore il “Cammello” e, nel mentre, Vasco viene ferito gravemente. Così il protagonista muore su una panchina accanto ai binari, mentre Manuel resta libero, testimone dei poteri occulti e delle oscurità legati all vicenda. La città nel frattempo continua a restarenel caos tra blackout e fuochi che divampano. 

Prima di scoprire i dettagli su trama, cast e location dove è stato girato il film di Stefano Sollima, ecco il trailer ufficiale:

 

Come finisce Adagio? La spiegazione del finale

Adagio di Stefano Sollima finisce con una scena epica e commovente: la morte del protagonista, Vasco, che dopo essere rimasto in una cruenta sparatoria, muore su una panchina mentre la città di Roma è avvolta dalle fiamme e dalla confusione. 

La pellicola è l’ultimo capitolo della trilogia della Roma criminale iniziata con ACAB e Suburra. È un addio a un mondo criminale ormai in decadenza, segnato da vecchi protagonisti alla ricerca di redenzione in una città che sembra bruciare dentro e fuori, tra incendi e blackout.

Il film non offre un regolamento di conti netto, ma una sorta di immagine apocalittica della capitale, piena di malinconia e nostalgia.

Sollima evita facili giudizi, mostrando che ognuno è responsabile delle proprie azioni in un mondo dove la salvezza sembra negata, ma la ricerca di redenzione è ancora possibile. 

Il ritmo del film si rispecchia nel suo titolo “Adagio”, che riflette la lentezza e la pesantezza di una Roma contemporanea che sta bruciando e rischia di essere distrutta per sempre.

Dove è stato girato Adagio? Una Roma cruda e indeita

Adagio è stato girato interamente a Roma, ma non nei luoghi da cartolina della capitale che tutti conoscono. Niente monumenti o location turistiche: una scelta ben precisa del regista, Stefano Sollima, che ha voluto mostrare un lato della città indetto a livello cinematografico, che ricorda uno scenario urbano americano come Los Angeles.

Il focus delle riprese - dall’approccio realistico e noir - è tutto incentrato sulle strade, sulla viabilità e sugli spazi meno celebrati e noti della Città Eterna. Tra le location più riconoscibili ci sono la stazione Tiburtina, l’ospedale Forlanini, Piazza Ara Coeli, Piazza del Gesù, Largo Argentina e gli Studi di Cinecittà.

Questi luoghi rappresentano il cuore pulsante di una Roma meno monumentale, ma più reale e crudo. Le riprese sono durate circa due mesi a partire da settembre 2022.

Trama e cast

La trama di Adagio racconta la storia di tre ex criminali, un tempo rispettati, temuti e ricchi, che oggi vivono ai margini, ben lontani dalla Roma che conoscevano. 

Questi personaggi cercano una forma di redenzione in un mondo che sembra stia volgendo inesorabilmente al tramonto, in una città in piena crisi, tra disordini e problemi sociali.

Il film segue Manuel, un uomo coinvolto in un ricatto, che entra in contatto con un ex compare del padre per mediare con un carabiniere corrotto, Vasco. 

L’atmosfera è quella di una Roma crepuscolare e disperata, dove i protagonisti sono consumati dalle loro scelte passate e dal peso degli eventi che li hanno segnati.

Il cast è di primissimo piano, con Pierfrancesco Favino, Toni Servillo e Valerio Mastandrea nei ruoli principali. La sceneggiatura è stata scritta da Sollima insieme a Stefano Bises.

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