21 Nov, 2025 - 11:47

A Firenze non c’è solo il cubo “bianconero”

A Firenze non c’è solo il cubo “bianconero”

A Firenze da qualche mese si discute sul cosiddetto “Cubo nero” (per onor di cronaca e precisione è bianconero) che è stato realizzato in un albergo di lusso lungo l’Arno ma c’è una notizia che merita di essere sottolineata in positivo.

Artribune ci ricorda che all’uso del patrimonio immobiliare ereditato dalle precedenti generazioni per finalità turistiche esistono sempre alternative ed è il caso del centralissimo Teatro Nazionale (attesa a gennaio 2026, intanto per uso privato; poi, una volta ottenuti i necessari nullaosta, la sala accoglierà anche spettacoli pubblici) che la famiglia dell’architetto Marco Casamonti ha acquistato e deciso di ristrutturare. 

A gennaio 2026 sarà pronto il restauro dello storico Teatro Nazionale

L’investimento complessivo del professionista e del suo socio - scrive Artribune - ha negli anni raggiunto quota 15 milioni di euro, somma necessaria per assicurare all’edificio, sottoposto a tutela, l’improcrastinabile consolidamento strutturale e l’adozione di tutte quelle misure essenziali per la piena leggibilità del suo impianto: quello di un teatro all’italiana, con platea a ferro di cavallo e quattro ordini di palchi. La sala teatrale dispone oggi di 300 posti e 50 palchi, associata a uno spazio libreria-caffetteria.

Il risultato è “un’architettura che parla del tempo, che unisce l’eredità del passato alla sensibilità del presente, che restituisce a Firenze un teatro, ma anche un simbolo di rinascita e di speranza” commenta Casamonti, che è anche il progettista del Viola Park, struttura all’avanguardia in ambito sportivo voluta dal presidente della Fiorentina Rocco Commisso e che ben si inserisce nella campagna fiorentina a ridosso della città.

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