Il convegno “Italia direzione Nord” alla Triennale di Milano è stato teatro di un acceso botta e risposta tra il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il segretario della Lega, Matteo Salvini, sulla proposta, lanciata nelle ultime ore da quest’ultimo, di un “Remigration Summit” in Piazza Duomo il prossimo aprile.
Il primo cittadino milanese ha accusato il vicepremier di aver fallito sui rimpatri quando era ministro degli interni nel 2018. La replica di Salvini non si è fatta attendere e ha ricordato a Sala il prezzo personale pagato per aver cercato di “difendere i confini italiani”.
Uno scontro al vetriolo che si innesta – particolare sfuggito a pochi – in un clima già da campagna elettorale: a Milano si voterà nella primavera del 2027 ma le trattative per la scelta dei candidati sono già molto accese.
Ecco cosa è accaduto questa mattina nelle sale della Triennale di Milano e cosa si sono detti Beppe Sala e Matteo Salvini.
Per comprendere a pieno il botta e risposta tra il sindaco di Milano e il leader della Lega occorre fare un passo indietro alle dichiarazioni rilasciate da Matteo Salvini nelle scorse ore sull’ipotesi di ospitare nel capoluogo lombardo un “remigration summit” la prossima primavera.
L’intenzione del Ministro dei Trasporti italiano sarebbe quella di organizzare il prossimo 18 aprile un incontro con i principali esponenti dei Patrioti Europei per discutere di politiche di remigrazione, ovvero, di rimpatrio forzato di tutti gli stranieri irregolari o che infrangono le leggi del Paese che li ospita.
Negli ultimi mesi il tema della remigrazione è diventato una sorta di bandiera del partito di Salvini.
Secondo quanto riportato dal quotidiano “La Repubblica”, il vicepremier ne avrebbe parlato nelle scorse ore a Brescia, intervenendo alla festa nazionale della Lega lombarda.
Ha annunciato il vicepremier, che poi avrebbe aggiunto:
L’annuncio di Matteo Salvini di organizzare a Milano un “remigration summit” mentre lui è ancora sindaco non è piaciuta a Beppe Sala che ha replicato sottolineando i suoi fallimenti quando sedeva al Viminale.
Ha provocato Sala che poi ha incalzato:
Non si è fatta attendere la replica di Matteo Salvini che ha ricordato al primo cittadino milanese di aver pagato un prezzo personale molto alto per la sua azione da ministro dell’Interno durante il governo Conte I.
Ha attaccato il vicepremier replicando al sindaco di Milano che ha bollato l'idea di fare un Remigration Summit in piazza Duomo come "mero spot elettorale".
Ha infine concluso Salvini.
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