Roba da non credere, per il direttore Feltri. Il riferimento è all'ultima sparata dell'eurodeputata Ilaria Salis secondo la quale, per regolare l'immigrazione, bisognerebbe regolarizzare gli scafisti, pagare i delinquenti che accompagnano, attraversando il Mediterraneo a bordo di barche irregolari e pericolose, gli immigrati in Europa.
Oggi, rispondendo a un lettore del Giornale che si chiede se sia il caso di far scattare un Tso, il direttore non l'ha certo toccata piano.
Feltri cataloga l'ultima sparata di Ilaria Salis sull'immigrazione clandestina nel "miglior surrealismo sovietico".
Evidentemente, il direttore crede che la lunga militanza nella sinistra più radicale della parlamentare promossa in Europa da Avs, si faccia sentire ancora una volta, come quando ha difeso le occupazioni delle case a Milano (e non solo).
Feltri, a questo punto, fa ricorso a tutto il suo sarcasmo:
Logico, per il direttore, che si tratti di una "retorica stantia e pericolosa":
Per Vittorio Feltri, la cosa grave che sottende l'ultima idea di Ilaria Salis di regolarizzare gli scafisti è che l'eurodeputata di Avs sembra ignorare che dietro la tratta dei migranti ci siano "miliardi di euro, torture, ricatti, campi di concentramento nel deserto, donne stuprate, bambini venduti, famiglie distrutte":
Secondo il lettore, per Salis forse sarebbe il caso di applicare il Tso. Feltri, a tal proposito, dice che non lo sa se sia opportuno. Di certo, però, crede che l'attivista milanese non dovrebbe sedere nel parlamento europeo:
Tuttavia, Feltri constata che Ilaria Salis oggi è una eurodeputata "non per un incidente":
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