03 Dec, 2025 - 13:54

UE chiude rubinetti gas russo: la strategia di Bruxelles per lo stop graduale entro settembre 2027

UE chiude rubinetti gas russo: la strategia di Bruxelles per lo stop graduale entro settembre 2027

L’Unione europea compie un passo storico verso l’indipendenza energetica, con un accordo che porrà fine a tutte le importazioni di gas russo. Dopo anni di riduzione graduale dei flussi energetici provenienti da Mosca, il nuovo piano introduce un divieto progressivo su GNL e gas via gasdotto. Una misura che si inserisce nel quadro più ampio del piano REPowerEU e che segna una svolta strategica per la sicurezza energetica del blocco.

L’Ue verso l’eliminazione del gas russo entro il 2026

L’Unione europea si prepara a eliminare gradualmente tutte le importazioni di gas russo nel 2026. L'accordo, volto a porre fine alla dipendenza energetica del blocco dalla Russia, è destinato a rimodellare profondamente il settore energetico dell’UE.

Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina nel febbraio 2022, le importazioni di gas russo sono diminuite drasticamente. All’inizio del conflitto, la dipendenza del blocco dal gas russo era complessivamente al 45 per cento; a metà del 2025 questa cifra è scesa al 13 per cento.

Si tratta di un divieto graduale che riguarda sia le importazioni di gas naturale liquefatto sia quelle tramite gasdotto dalla Russia. I co-legislatori dell'Ue hanno scelto di accelerare ulteriormente il processo rispetto ai piani precedenti.

“Le importazioni di gas e GNL russi saranno vietate a partire da sei settimane dopo l'entrata in vigore del regolamento, mantenendo un periodo di transizione per i contratti esistenti”, si legge in un comunicato del 3 dicembre 2025.

L'accordo prevede un divieto totale rispettivamente a partire dalla fine del 2026 e dall'autunno del 2027.

Le fasi di transizione per i contratti di fornitura esistenti

Secondo l’accordo, le fasi di transizione previste per i contratti di fornitura già esistenti sono le seguenti:

  • per i contratti di fornitura a breve termine conclusi prima del 17 giugno 2025, il divieto di importazione di gas russo entrerà in vigore il 25 aprile 2026 per il GNL e il 17 giugno 2026 per il gas via gasdotto;
  • per i contratti a lungo termine relativi alle importazioni di GNL, il divieto scatterà l’1 gennaio 2027, in conformità con il 19esimo pacchetto di sanzioni;
  • per i contratti a lungo termine riguardanti le importazioni di gas tramite gasdotto, il divieto sarà applicato dal 30 settembre 2027, a condizione che gli stati membri risultino in linea con gli obiettivi di riempimento degli stoccaggi previsti dal regolamento europeo sul gas; in ogni caso, la data limite è fissata all’1 novembre 2027.

Tutti gli stati saranno inoltre tenuti a presentare i piani nazionali di diversificazione delle proprie forniture di gas.

Secondo quanto si apprende, Bruxelles non ha concesso un’esenzione all’Ungheria e alla Slovacchia, due nazioni senza sbocco sul mare e fortemente dipendenti dal gas russo.

I prossimi passi

L'accordo raggiunto è in linea con REPowerEU, il piano che mira all'indipendenza energetica e all’eliminazione completa dei gas e del petrolio russi. La Commissione europea ha presentato questo piano nel maggio 2022.

La Commissione ha adottato la tabella di marcia REPowerEU nel maggio 2025 e successivamente ha presentato la proposta di regolamento sulla graduale eliminazione delle importazioni di gas russo.

“REPowerEU ha dato i suoi frutti. Ci ha protetto dalla peggiore crisi energetica degli ultimi decenni e ci ha aiutato a superare la transizione dai combustibili fossili russi a una velocità record. Oggi blocchiamo definitivamente queste importazioni. Esaurendo il tesoro di Putin, siamo solidali con l'Ucraina e puntiamo a nuove partnership e opportunità energetiche per il settore”, ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in una nota.

Una proposta legislativa per eliminare le importazioni restanti di petrolio russo verrà presentata il prossimo anno.

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