07 Dec, 2025 - 08:30

Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk su Rai 1: quanto dura e a che ora finisce?

Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk su Rai 1: quanto dura e a che ora finisce?

La Prima della Scala del 7 dicembre è, come ogni anno, uno degli eventi culturali e sociali più importanti d'Italia. Quest'anno il sipario si apre su un capolavoro del Novecento, Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Dmítrij Šostakóvič, un'opera celebrata per la sua altissima qualità musicale e, al contempo, tristemente nota per la sua censura.

Rai Cultura propone la diretta esclusiva su Rai 1, consentendo a milioni di italiani di assistere all'inaugurazione della stagione. La messa in onda è un vero e proprio sforzo produttivo che assicura un'esperienza immersiva, portando l'audacia di Šostakóvič nelle case del pubblico. Ma quanto dura?

Quanto dura e a che ora finisce Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk su Rai 1?

Per rispondere subito alla domanda, la trasmissione della Prima della Scala de Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk su Rai 1 inizia domenica 7 dicembre alle 17:45. La durata totale della trasmissione è di più di tre ore.

Analizzando il palinsesto Rai, che prevede un interruzione per il Tg1 serale, la trasmissione si articola in diverse fasce:

  • Inizio e Anteprima: la diretta comincia alle 17:45. Prima che l'opera abbia inizio, e durante l'intervallo, Milly Carlucci e Bruno Vespa conducono l'anteprima televisiva, incontrando i protagonisti, il direttore musicale Riccardo Chailly e gli ospiti presenti nel foyer della Scala. Giorgia Cardinaletti si collegherà direttamente dal foyer per raccontare l'atmosfera
  • Interruzione: il programma prevede un'interruzione per il telegiornale. Consultando il palinsesto Rai, il Tg1 è previsto alle 20:20
  • Ripresa e Conclusione: la visione dell'opera riprende subito dopo, alle 20:30 (e per questo salta Affari tuoi)
  • Orario di Fine: considerando una durata totale di oltre tre ore dall'inizio delle 17:45, l'opera dovrebbe concludersi intorno alle 22:00, prima del film in programma successivo, Sposa in rosso

Questa programmazione, inclusa la trasmissione completa di sottotitoli, garantisce che il capolavoro del compositore russo sia accessibile a un vasto pubblico, ribadendo che "la grande musica è di tutti". Per le persone cieche e ipovedenti, l'evento sarà anche corredato dall'audiodescrizione in diretta, estesa a tutti i contenuti trasmessi in TV prima dell’inizio e durante l’intervallo.

Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk: la censura

Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk è un'opera in quattro atti basata sulla novella del 1865 di Nikolaj Leskov. Composta da Dmítrij Šostakóvič a soli venticinque anni, l'opera si distingue per il suo erotismo esplicito, il sarcasmo feroce e la trama ricca di omicidi e tradimenti.

Questa audacia linguistica e musicale valse all'opera l'accusa di "pornofonia" al suo debutto statunitense. Il successo iniziale in Russia fu travolgente, ma fu bruscamente interrotto nel 1936 quando Iosif Stalin abbandonò la sala dopo il terzo atto, decretando la condanna con l'emblematico articolo sulla Pravda intitolato Caos invece di musica.

Il capolavoro, che avrebbe dovuto inaugurare una trilogia sulla condizione femminile in Russia, torna alla Scala nella sua versione originale del 1934, diretta dal Maestro Riccardo Chailly e con la regia di Vasily Barkhatov.

Per omaggiare la grandezza di questo titolo, la Rai ha messo in campo uno spiegamento di forze tecniche senza precedenti, curato dal Centro di Produzione TV di Milano.

La ripresa, con la regia televisiva di Arnalda Canali, sarà realizzata in 4K, offrendo una definizione quattro volte superiore allo standard. Circa quaranta sedi, coinvolte nell'iniziativa "Prima Diffusa" del Comune di Milano, e il maxischermo nella Galleria Vittorio Emanuele II si avvarranno di questo segnale in Alta Definizione.

Inoltre vengono utilizzate dieci telecamere in alta definizione, quarantacinque microfoni posizionati nella buca d’orchestra e sul palcoscenico, oltre a quindici radiomicrofoni dedicati unicamente ai solisti. Il gruppo di lavoro è composto da circa cinquanta persone tra tecnici, cameraman e microfonisti.

La diffusione dell'evento è mondiale: grazie agli accordi di Rai Com, l'opera sarà trasmessa da numerosi broadcaster su tutti i continenti, raggiungendo Paesi come Francia, Germania, Svizzera, Portogallo e persino il Giappone (in differita 4K HDR).

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