Svolta nelle indagini sulla tragedia dell'autostrada A5 Torino-Aosta, avvenuta sabato 6 dicembre 2025. La Procura di Ivrea ha identificato il presunto conducente del furgone che avrebbe tamponato la Fiat 500X, causando la carambola fatale in cui è morta Lucia, bimba di due mesi sbalzata fuori dall'auto.
L'uomo è ora indagato e agli inquirenti avrebbe rilasciato versioni contrastanti.
L'uomo è dipendente di una ditta della zona, a cui appartiene il furgone che, secondo quanto emerso, sarebbe stato coinvolto nell'incidente avvenuto tra gli svincoli di Settimo Torinese e Volpiano in direzione Aosta. Non sono state rese note le sue generalità.
Il conducente del mezzo è stato individuato grazie alla testimonianza di una coppia che, al momento del sinistro, si trovava nella piazzola di sosta in cui è finita l'auto guidata dalla mamma della piccola Lucia.
I due hanno dichiarato che il furgone si sarebbe inizialmente fermato, per poi proseguire la sua corsa: l'uomo sarebbe sceso un attimo per controllare la situazione.
Il conducente è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio stradale aggravato dalla fuga e omissione di soccorso, ma avrebbe negato ogni coinvolgimento. Il furgone, che presenta segni dell'impatto, è stato sequestrato.
Il conducente del mezzo, come riporta Repubblica, ha negato qualsiasi coinvolgimento nell'incidente, per poi ammettere di essersi fermato dopo aver urtato qualcosa "di lieve". I danni al furgone, avrebbe poi aggiunto, sarebbero stati causati dall'impatto con un animale.
Le dichiarazioni dell'uomo sono al vaglio della Procura. Secondo la ricostruzione degli investigatori, la 500X della madre della piccola deceduta sarebbe stata urtata violentemente da dietro dal veicolo, finendo prima contro dei segnali stradali, poi contro un albero e infine contro una siepe.
Una terza auto avrebbe poi investito la bambina, forse senza accorgersene a causa delle condizioni meteo. Questa terza vettura è ancora ricercata.
È stata intanto disposta l'autopsia sul corpo della piccola, per stabilire se fosse già morta quando è finita sull'asfalto, oppure se sia deceduta dopo il passaggio del veicolo.
Un altro accertamento tecnico dovrà stabilire se l'ovetto fosse correttamente assicurato al sedile, come da disposizioni di legge.
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