Supercoppa Italiana 2025: quanto guadagna chi la vince? Il montepremi del torneo

Il conto alla rovescia per la 38ª Supercoppa Italiana è quasi terminato. La competizione si disputerà dal 18 al 22 dicembre in Arabia Saudita, con quattro squadre pronte a contendersi il primo trofeo della stagione: Napoli, Inter, Bologna e Milan. 

Per il terzo anno consecutivo il torneo si giocherà con il formato delle Final Four, che prevede semifinali e finale in gara secca e rigori in caso di parità. In palio c'è un montepremi davvero importante, che rende l'appuntamento ancora più interessante. 

Quanto guadagna chi vince la Supercoppa Italiana?

Chi solleverà il trofeo potrà arrivare a guadagnare fino a 11 milioni di euro. La cifra comprende i 9,5 milioni garantiti per la vittoria e gli ulteriori 1,5 milioni legati all’amichevole contro la vincitrice della Supercoppa d’Arabia. 

Anche chi non vincerà porterà a casa una cifra importante. Il finalista sconfitto intascherà 6,7 milioni di euro, mentre le due semifinaliste eliminate riceveranno 2,4 milioni ciascuna per la partecipazione al torneo. 

Il montepremi totale

Il montepremi complessivo della Supercoppa Italiana 2025 raggiunge i 22,5 milioni di euro, cifra record per la competizione. La distribuzione tra le squadre è proporzionale al percorso nel torneo: tutti i club coinvolti otterranno comunque un premio, ma il guadagno massimo sarà ovviamente destinato al vincitore.

D'altronde la decisione di continuare a giocare la Supercoppa Italiana in Arabia Saudita deriva anche da fattori economici, che hanno reso il torneo ancora più seguito all'estero. 

Attesa per le semifinali

Manca sempre meno alle due semifinali di Supercoppa, in programma il 18 e il 19 dicembre a Riad. Napoli, Inter, Bologna e Milan sono pronte a dare il massimo per conquistare la finale e avvicinarsi al trofeo.

Negli ultimi anni la formula delle Final Four è risultata vincente e, almeno in parte, ha contribuito a rendere più spettacolare l'appuntamento. Nonostante ciò, restano le polemiche legate alla location del torneo, ritenuta inappropriata per una serie di ragioni.