Tra rumors e leadership contesa, Tajani parla dei Berlusconi dal podcast di Fedez: ecco cosa ha detto

Il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani è stato ospite ieri – lunedì 15 dicembre 2025 – del popolare Pulp Podcast, di Fedez e Mr. Marra dove è intervenuto anche sulla possibile discesa in politica dei fratelli Berlusconi, Pier Silvio e Marina. 

L’attivismo dei due figli maggiori del Cavaliere è da mesi sotto i riflettori del dibattito politico e non è la prima volta che il vicepremier azzurro si è trovato a dover commentare l’eventuale candidatura di uno dei due. 

Nell’ultimo periodo, inoltre, la posizione di Tajani all’interno del partito è continuamente messa in discussione in una ridda di dichiarazioni pubbliche e indiscrezioni non confermate.

L’ultimo caso in ordine di tempo è scaturito dalle parole di Pier Silvio Berlusconi in occasione dell’incontro per gli auguri di Natale con i giornalisti. In quell’occasione l’ad di Mediaset ha sottolineato la necessità di un rinnovamento del partito con l’innesto di facce nuove. 

Sempre nelle ultime settimane ci sono state indiscrezioni relative a presunti incontro nella casa milanese della primogenita del Cav, Marina, con al centro il futuro del partito con voci di una possibile deadline al 2026 per un cambio ai vertici.

Voci mai confermate ma che hanno inevitabilmente infiammato il clima in casa Forza Italia.
Questa la situazione fino a questo momento e queste invece le dichiarazioni rilasciate dall’attuale ‘capo’ degli azzurri.

Cosa ha detto Tajani da Fedez sui Berlusconi in politica?

Ospite il 15 dicembre 2025 nel Pulp Podcast di Fedez e Mr. Marra, Tajani ha commentato l’ipotesi di un impegno diretto in politica di Marina e Pier Silvio Berlusconi. 

“Hanno sempre detto di no. Se poi lo vogliono fare, perché no? La stoffa? Non vanno sottovalutati. Se scendono in campo, bene”,

ha dichiarato il leader azzurro, sottolineando come la partecipazione di figure qualificate e con esperienza, specie i figli di Silvio Berlusconi, arricchirebbe la democrazia. Tajani ha aggiunto:

“Se ci sono imprenditori come Marina e Pier Silvio che si interessano alla politica, ben vengano. È una decisione loro. Se partecipano, sono ben contento”.

Dichiarazioni sostanzialmente in linea con quanto già dichiarato in passato dal leader di Forza Italia, quando gli è stato chiesto di commentare le voci di una discesa in campo diretta del Berlusconi.

I fratelli Berlusconi meditano di scendere in politica? 

Rumors su un imminente impegno personale di Pier Silvio Berlusconi all’interno di Forza Italia si susseguono da mesi e si riaccendono ogni qualvolta ad di Mfe-Mediaset interviene sulla situazione del partito.

Il secondogenito del Cav, come la sorella maggiore Marina, tuttavia ha sempre escluso una discesa in campo. Pochi giorni fa ha dichiarato: 

“È un tema che oggi non esiste. Tutte le energie sono dedicate a Mfe, alla nostra Europa e alla famiglia”.

Nondimeno, ha auspicato "facce nuove, idee nuove e un programma rinnovato" per Forza Italia, senza discostarsi dai valori berlusconiani, in vista del 2025 e delle politiche 2027.

Anche Marina Berlusconi ha sempre smentito di volersi candidare nonostante voci insistenti di una suo coinvolgimento diretto nei prossimi impegni elettorali.

Marina, presidente di Fininvest, nelle ultime settimane ha incontrato Tajani e i governatori azzurri Cirio e Occhiuto, alimentando rumors su un possibile cambio dei vertici del partito.

I ‘papabili’ per la segreteria Occhiuto e Cirio 

Tra i papabili successori di Tajani emergono Roberto Occhiuto, presidente della Calabria e vicesegretario FI, e Alberto Cirio, governatore del Piemonte.

Un fronte su cui Occhiuto sembra voler accelerare: domani 17 dicembre 2025 presenta a Palazzo Grazioli la corrente "In libertà. Pensieri liberali per l’Italia", un'area su diritti, economia e giustizia che potrebbe rafforzare la sua leadership.

Cirio, legato a Tajani e profilo moderato dal Nord produttivo, studia mosse per un ruolo nazionale, con incontri recenti da Marina Berlusconi.

Entrambi potrebbero incarnare il rinnovamento invocato da Pier Silvio, in un partito che cerca di riconquistare centralità nel centrodestra.