Durante la tradizionale conferenza stampa di fine anno, il presidente russo, Vladimir Putin, ha affrontato i principali temi della politica nazionale e internazionale. Al centro dell’incontro, tra gli altri, la guerra in Ucraina e le tensioni con l’Unione europea legate all’utilizzo dei beni russi congelati. Putin ha inoltre commentato le relazioni con gli Stati Uniti e altri paesi occidentali.
Vladimir Putin ha tenuto il 19 dicembre 2025 la conferenza stampa di fine anno. Si tratta di un evento annuale in cui il leader russo presenta al pubblico una visione strategicamente elaborata delle sue politiche.
Mentre la guerra in Ucraina si avvicina al quarto anno di combattimenti e proseguono i colloqui per porre fine al conflitto, gli occhi della comunità internazionale erano puntati sulle dichiarazioni di Putin sul conflitto e sugli sforzi diplomatici per la pace.
Rispondendo ad una domanda, Putin ha affermato che la Russia è pronta e disposta a "porre fine al conflitto con mezzi pacifici".
Putin ha precisato che qualsiasi accordo di pace, secondo lui, deve rispettare questi principi: ritiro militare dalle regioni contese di Donetsk e Luhansk e rinuncia all’adesione alla NATO. Il presidente russo ha esposto questi principi in un discorso durante un incontro con i vertici del ministero degli Esteri russo nel giugno 2024.
Il leader russo ha affermato che le truppe stanno "avanzando lungo tutta la linea del fronte". Ha anche elencato le località che le truppe russe erano sul punto di catturare.
"Anche noi vorremmo tanto vivere in pace il prossimo anno, liberi da qualsiasi conflitto militare. E ripeto: vorremmo tanto, e ci impegniamo a farlo, risolvere tutte le questioni controverse attraverso i negoziati", ha affermato Putin, come riportato dall'agenzia russa Tass.
Secondo il presidente russo, per raggiungere la pace è necessario "eliminare le cause profonde del conflitto".
Putin ha dichiarato che durante il vertice con Donald Trump in Alaska ad agosto la Russia è stata invitata a fare dei compromessi sull’Ucraina, e che Mosca ne ha accettati alcuni, senza però entrare nei dettagli di quali compromessi siano stati accettati.
Secondo Putin, ora la responsabilità di fare progressi ricade interamente sull’Occidente e sull’Ucraina. Inoltre, Putin ha affermato di credere che il presidente statunitense stia facendo sforzi seri e sinceri per porre fine la guerra in Ucraina.
"Vorrei concludere con un'altra cosa: siamo pronti a lavorare con voi – con il Regno Unito, con l'Europa e con gli Stati Uniti, ma su un piano di parità, nel rispetto reciproco", ha affermato Putin, ispondendo alle domande della BBC.
Rispondendo ad una domanda sul possibile avvio di un’altra ‘operazione militare speciale’ in futuro, Putin ha affermato che la decisione dipenderà dal comportamento dell’Occidente nei confronti della Russia.
"Non ci saranno operazioni se ci tratterete con rispetto e vi prenderete cura dei nostri interessi, proprio come noi abbiamo costantemente cercato di prenderci cura dei vostri, e se non ci imbroglierete come avete fatto con l'espansione della NATO verso est", ha affermato il leader russo.
Vladimir Putin ha anche parlato della decisione dei leader dell'Unione europea su come finanziare Kiev. Il presidente russo ha affermato che il piano, ora respinto, di utilizzare beni russi congelati per un prestito di riparazione all'Ucraina è un "furto".
Dopo settimane di discussione, i leader europei hanno deciso di ricorrere al piano B, ovvero 90 miliardi di euro attraverso debito congiunto, alla quale Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca hanno ottenuto esenzione.
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